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11/19/2012 | Roberto Abate
Italia e Svizzera il prossimo 21 dicembre potrebbero siglare l'atteso accordo per tassare i capitali detenuti illegalmente nelle banche elvetiche dai clienti italiani. I negoziati tra i due paesi sono iniziati a inizio anno e procedono a ritmo serrato: i tavoli si stanno svolgendo a livello settimanale, anche se al momento non è previsto un incontro tra i ministri dei due paesi.
L’ambasciatore svizzero Oscar Knapp si è detto fiducioso che i due paesi riescano a trovare un accordo da sottoporre ai governi quattro giorni prima di Natale. Tuttavia, anche se le due delegazioni raggiungeranno l'intesa entro la fine dell'anno, l'accordo dovrà poi essere sottoposto ai rispettivi governi per la ratifica, come è già successo con gli accordi siglati da Berna con la Germania, la Gran Bretagna e l’Austria. In base a questi i capitali detenuti nelle banche svizzere da clienti tedeschi, britannici e austriaci vengono tassati e l'imposta viene versata dalle autorità svizzere alle rispettive autorità fiscali dei tre paesi.
Nel negoziato con l'Italia, ha spiegato Knapp, ci sono dei punti sui quali si è già trovata una soluzione e altri che sono ancora in discussione, come ad esempio la possibilità che la Svizzera fornisca all'Italia una lista dei Paesi in cui i clienti italiani potrebbero decidere di trasferire i loro conti attualmente detenuti in Svizzera, come già previsto nell'accordo con Germania e Gran Bretagna.
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