Banche svizzere e fisco americano trovano l'accordo. La lunga controversia tra Washington e Berna sembra essere giunta ad una svolta. In particolare l'accordo consentirà agli istituti elvetici di regolarizzare il  passato, a patto che non siano sotto inchiesta negli Stati Uniti. Tutte le altre banche, invece, saranno divise in tre categorie e saranno tenute a pagare eventuali sanzioni che varieranno tra il 20 e il 50% dell'ammontare dei fondi sottratti dai clienti americani al fisco statunitense su conti aperti dal 1 agosto 2008. 

 

Multe che, secondo l'Associazione svizzera dei banchieri, sono al limite dell'accettabile ed economicamente non sostenibili. Ma questa è "l'unica soluzione per consentire alle banche di risolvere i problemi legali con gli Stati Uniti definitivamente e per creare certezza legale". Secondo alcune stime non ufficiali il ricavato per il fisco americano dalle sanzioni imposte alle banche si aggira intorno al miliardo di dollari.

 

Da segnalare infine che, secondo l'accordo, le banche svizzere dovranno trasmettere le generalità dei cittadini americani colpevoli di evasione fiscale in Svizzera e le informazioni sui conti da loro detenuti. Inoltre gli istituti elvetici saranno tenuti a informare le autorità americane sui conti dei cittadini americani che sono stati trasferiti dalla Svizzera in paradisi fiscali.