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1/8/2015 | Massimo Morici
Mancano pochi giorni alla firma dell’accordo fiscale tra Italia e Svizzera. Lo riporta l’agenzia Ansa, che cita fonti di governo, secondo le quali ci sarebbero ancora dettagli da limare ma, assicura la fonte, “siamo vicini a chiudere”. L’accordo dovrebbe essere siglato entro i termini previsti dalla voluntary disclosure, e cioè 60 giorni dall’entrata in vigore (il 2 gennaio): c’è tempo, insomma, fino al 2 marzo, termine fissato dal provvedimento sul rientro dei capitali per i Paesi “black list” per siglare accordi fiscali con l’Italia ed essere così considerati Paesi della “white list” ai fini dell’emersione dei fondi illegalmente nascosti oltreconfine.
Chi proviene da Paesi incussi nella lista nera, secondo le nuove norme, paga di più per rimettersi in regola. L’intesa, tuttavia, assicurano le fonti citate dall’Ansa, dovrebbe andare in porto già intorno al 15 gennaio, mentre la firma ufficiale dovrebbe arrivare all’inizio di febbraio e il processo dovrebbe concludersi entro i primi di marzo.
Da parte elvetica, il presidente della Commissione di politica estera del Consiglio nazionale Carlo Sommaruga, in viaggio a Roma, lunedì ha pubblicato un tweet sul suo account in cui ha detto che è stata raggiunta l’intesa tra i due paesi che riguarda la revisione dell’accordo di doppia imposizione e le modalità per lo scambio automatico di informazioni.
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