Tempo di lettura: 1min
11/22/2017 | Stefano Massarotto - Facchini Rossi Soci
Gli ex residenti all’estero iscritti all’AIRE e gli ex lavoratori transfrontalieri (ed eredi), potrebbero avere la possibilità di regolarizzare le attività finanziarie e le somme di denaro depositate all’estero, derivanti dall’attività lavorativa (dipendente o autonoma) prestata all’estero, in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale tramite il versamento a forfait del 3% del valore delle attività e delle giacenze al 31 dicembre 2016 a titolo di imposte, sanzioni ed interessi.
Questo è quanto emerge dal Disegno di Legge di conversione del decreto legge del 17 ottobre 2017 n. 148 ora all’esame della Camera.
E non è tutto.
Anche le somme e le attività derivanti dalla vendita di beni immobili detenuti nello Stato estero di prestazione della propria attività lavorativa potranno accedere a questo tipo di sanatoria.
Si potrà aderire presentando apposita istanza di regolarizzazione fino il 31 luglio 2018.
Gli autori della violazione potranno inoltre provvedere al versamento degli importi in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2018 ovvero in tre rate mensili a partire da detta data.
Il mini scudo non potrà comunque essere utilizzato per somme che sono già state oggetto di collaborazione volontaria negli anni precedenti (cd. Voluntary Disclosure).
Per incentivare le adesioni il Governo ha previsto, tra l’altro, una proroga al 30 giugno 2020 per tutti gli atti impositivi riguardanti le attività incluse nella procedura in esame e che scadono il 1 gennaio 2018.
Un’altra opportunità da tenere assolutamente in considerazione nei prossimi mesi.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie