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Voluntary 2.0, la scadenza slitta a fine settembre

7/26/2017 | Redazione Private

E si riapre il cantiere per valutare una riduzione del conto fiscale. Ma su questo fronte le incognite sono legate a...


Si riapre il cantiere dalla voluntary disclosure 2.0. Entro il prossimo lunedì dovrebbe arrivare un Dpcm che sposterà i termini di "presentazione spontanea" al 30 settembre 2017 con uno slittamento a lunedì 2 ottobre. 

Le motivazioni che spingono il Mef a valutare lo slittamento sono legate principalmente ai deludenti dati di adesione alla seconda edizione della voluntary disclosure che non ha registrato l'exploit visto invece con la prima versione del 2015.

Secondo, infatti, le indiscrezioni emerse in questi giorni le istanze di emersione al momento non superano quota 7.500, una cifra modesta se si considerano i nove mesi di riapertura dei termini. 

A questo punto sembra probabile anche una riapertura della discussione che a ottobre scorso aveva portato a riflettere su un allargamento della "platea" di "pentiti" interessati a risanare la propria situazione. In particolare sembra che tra le ipotesi in discussione in Parlamento vi sia quella di introdurre nuovi criteri più elastici di imputazione per considerare "prescritte" alcune annualità, portando quindi a una riduzione del conto fiscale. 

 

Oggi, infatti, il contante da sanare costa il 43% sul capitale, rispetto al 7% medio della regolarizzazione del 2015. Se davvero dovesse esserci una revisione della voluntary 2.0, però, avverrà solo con la legge di stabilità del prossimo autunno e le incognite legate alla congiuntura politica rimangono elevate.

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