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5/9/2024 | Daniele Barzaghi
La raccolta procapite dei consulenti finanziari delle principali reti italiane, come già sottolineato in precedenti occasioni, aiuta a meglio capire chi stia accelerando, al di là della dimensione del network, e quali prodotti stiano trainando il mercato, vista la diversa composizione di portafoglio connaturata a ciascuna società.
La soglia psicologica dei 200.000 euro medi a consulente è stata superata a marzo (dato appena ufficializzato da Assoreti) da cinque network (come nel mese precedente), ma a cambiare sono le società che hanno ottenuto questo robusto risultato. E cambia il vertice della classifica, con una diversa società che, unica, ha superato i 300.000 euro di raccolta procapite.
Il gruppo Credem non va oltre i 14.000 euro medi, rallentato dai deflussi di Credem Euromobiliare PB. Lo sopravanza pertanto Zurich Bank F.A. che raggiunge i 30.000 euro di afflussi individuali, così come Banca Widiba (82.000) e il gruppo Fideuram (94.000, proseguendo il netto rallentamento visto da inizio 2024).
Sopra la soglia dei 100.000 per cf si osservano il gruppo Bnl-Bnp Paribas L.B. (135.000, in diminuzione rispetto al mese precedente) e Fineco (195.000, in rallentamento).
Ma, come si accennava, è nutrito il gruppo che ha superato anche la soglia dei 200.000 euro, a cominciare da FinInt PB (218.000, in rialzo) e Allianz Bank F.A. (234.000, in rallentamento) e Banca Mediolanum (244.000 euro, in diminuzione).
Sul podio la raccolta procapite di Banca Generali passa da 317.000 a 254.000, che vale al gruppo del Leone, primatista nel mese precedente, la seconda posizione in classifica.
A marzo ha fatto meglio di tutti Mediobanca Premier (in foto il responsabile della rete Duccio Marconi), con 311.000 euro di raccolta procapite, in netta accelerazione rispetto ai 132.000 medi di febbraio.
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