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3/8/2018
Azimut Holding nel 2017 ha inscassato il miglior utile netto nella storia del gruppo di 214,8 milioni di euro da 172,7 milioni del 2016. I ricavi sono stati pari a 810,5 milioni da 705,7 milioni del 2016. Il reddito operativo p di 278 milioni dai 205 nel 2016. Il patrimonio totale a fine 2017 si attesta a 50,4 miliardi, +16% rispetto alla fine del 2016, comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato (40,2 miliardi le masse gestite internamente). La posizione finanziaria netta consolidata a fine dicembre risultava positiva per 134,9 milioni e include le prime tranche di buyback effettuate nel 2017 per complessivi circa 70 milioni. Il dato è in miglioramento rispetto ai 34,8 milioni del 30 giugno 2017, ma in diminuzione rispetto ai 192,2 milioni del 31 dicembre 2016.
Nel 2017 Azimut ha pagato dividendi ordinari per circa 133 milioni e fatto acquisizioni all’estero per circa 32 milioni. Il 30 giugno 2017 ha rimborsato le rate del Senior Loan per un importo complessivo pari a 10 milioni. Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nel 2017 il gruppo e le sue divisioni hanno registrato 94 nuovi ingressi, portando il totale a fine dicembre a 1.638 unità. Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci, la cui convocazione è prevista per il 24 aprile 2018, la distribuzione di un dividendo di 2 euro per azione al lordo delle ritenute di legge (rispetto a 1 euro per azione del 2016). Il dividendo sarà pagato per il 50% in contanti e per il rimanente 50% in azioni proprie detenute in portafoglio dalla società. Ogni azionista riceverà, quindi, 1 euro n contanti (con pagamento a partire dal 23 maggio 2018, data stacco cedola 21 maggio 2018), oltre all’assegnazione gratuita di azioni secondo un rapporto di 1 azione ordinaria ogni 18 azioni ordinarie possedute.
Sergio Albarelli (nella foto), ceo del gruppo, sottolinea: "Siamo orgogliosi di poter presentare il secondo miglior utile netto della storia di Azimut, raggiunto grazie all’impegno di tutti coloro che quotidianamente lavorano nel Gruppo. Un efficace controllo dei costi e un sostanziale miglioramento della reddittività hanno in particolare contribuito a raggiungere questo importante traguardo. I risultati conseguiti nell’anno appena concluso ci permettono di proporre all’assemblea un dividendo di 2 euro, equivalente a un payout superiore al 100% e con il più alto yield delle società dell’indice FTSE MIB. Valori ancora più significativi in quanto realizzati da una growth company italiana".
Intanto, proseguono le attività di rafforzamento della partecipazione di Timone Fiduciaria in Azimut Holding e di analisi dell'operazione, di cui sono, attualmente, in fase di definizione termini e condizioni, anche nel confronto con possibili investitori terzi. È quanto comunica Azimut Holding oggi in una nota, ricordando che Timone (il patto che riunisce manager, gestori, dipendenti del gruppo e gran parte dei consulenti) aveva diffuso al pubblico in data 15 gennaio 2018 un comunicato avente ad oggetto il possibile avvio di un’operazione di rafforzamento della partecipazione in Azimut Holding.
In occasione di tale comunicato, Timone si era riservata di fornire ulteriori informative al mercato, in dipendenza dello sviluppo della fase di studio e analisi della possibile operazione. "Hanno altresì preso avvio le attività volte a saggiare le possibili manifestazioni di interesse da parte degli aderenti al patto, anche al fine di poter meglio quantificare l’importo complessivo dell’operazione che, comunque, come già anticipato nel comunicato del 15 gennaio 2018, avrà ad oggetto un numero di azioni comunque inferiore alla soglia che obbligherebbe il Patto al lancio di un’offerta pubblica di acquisto" conclude la nota.
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