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Wealth management 2.0, Azimut gioca la carta "Libera Impresa"

12/18/2013 | Redazione Advisor

"La portata dell'innovazione che stiamo sviluppando non è ancora chiara a tutti", spiega Paolo Martini (gruppo Azimut) che svela ad AdvisorOnline i segreti del nuovo progetto e presenta l'evento di fine gennaio 2014, dedicato a consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) e non solo.


Oltre tre miliardi di raccolta netta. Il titolo in crescita di circa il 74% dall'inizio dell'anno. Un nuovo progetto che cambierà il volto del wealth management. Il gruppo Azimut si appresta a chiudere il 2013 con questi risultati. E per il 2014 gli obiettivi sono chiari: rivoluzionare il mondo del private banking grazie ad Azimut Libera Impresa. Cosa rende questo progetto così innovativo? AdvisorOnline lo ha chiesto a Paolo Martini, direttore commerciale del gruppo Azimut.

 

Il 2013 si sta per concludere, qual è il vostro bilancio?
È stato il miglior anno della nostra storia. Con oltre 3 miliardi di raccolta netta siamo andati oltre le più rosee aspettative. Questo risultato è stato possibile perché tutti hanno fatto il loro dovere, le reti di distribuzione, il team che segue la clientela istituzionale e anche l'estero che, dopo tanta semina, inizia a raccogliere i frutti del gran lavoro fatto. Tutto questo si traduce in risultati per i nostri clienti (con una performance netta ponderata vicina al 4%), i consulenti (ex-promotori) e gli azionisti, con il titolo che da inizio anno guadagna il 74%. Non siamo diventati la ventottesima azienda in Italia per capitalizzazione a caso.

 

Sulla raccolta fatta dai vostri consulenti (ex-promotori) quanto incide il reclutamento?
Circa il 50%. Quest'anno è stata molto elevata anche l'attività dei colleghi già in struttura, a dimostrazione della validità del nostro modello nel supportare i professionisti nella crescita anche dei loro ricavi. La nostra capacità di attrarre talenti dal mondo del Private Banking è ormai riconosciuta dal mercato come dimostrano gli oltre 70 Banker arrivati negli ultimi mesi dalle migliori realtà nazionali e internazionali e i tanti ingressi in cantiere. Ci sono numerosi tentativi di imitazione da parte di reti di consulenti (ex-promotori) ma, oltre ad essere partiti con 4 anni di anticipo, siamo oggi già ai servizi di Wealth Management 2.0.

 

Intende il nuovo progetto che avete appena lanciato "Libera Impresa"?
Esattamente. La portata dell'innovazione che stiamo sviluppando non è ancora chiara a tutti. Abbiamo lavorato più di un anno per costruire un nuovo modello di business in grado di aiutare gli imprenditori italiani a superare questo momento difficile e per dare ai nostri Financial Partner un vantaggio competitivo per molti anni a venire. Vogliamo portare in Italia un nuovo modo di fare Private Banking, sulla falsariga di quanto accade negli Stati Uniti. Un modello che preveda un contatto diretto tra chi ha i soldi e gli imprenditori che necessitano di capitale, disintermediando il mondo bancario che oggi, sappiamo, sta attraversando tante difficoltà.

 

Quanto contate di investire?
Ci crediamo molto come dimostrano i 25 milioni di euro di investimento per lo sviluppo dei vari progetti e il lancio dell'iniziativa previsto per fine gennaio. È proprio nei momenti difficili che bisogna trovare la forza di innovare e cercare strade nuove. Grazie alla velocità e alla flessibilità del nostro modo di lavorare siamo nelle migliori condizioni per valorizzare quello che funziona oggi sul mercato e il modo migliore è trarre spunto da chi lavora tutti i giorni sul cliente. Libera Impresa nasce proprio da idee vincenti di colleghi che hanno trovato in Azimut l'humus migliore per crescere. Molti bravi Private Banker che operano sulla fascia alta di clienti cercano spesso di sviluppare fai da te alcuni dei progetti che sono alla base di Libera Impresa. Avere una società che sviluppa nuove idee, ti supporta e ti permette di essere più efficace, risparmiando tempo indispensabile per il professionista di domani.

 

Esattamente di cosa si tratta?
Libera Impresa è una piattaforma di azione privata nata e pensata per gli imprenditori italiani che hanno bisogno di sostegno in questo momento non facile. Si tratta inizialmente di sei progetti che seguono lo sviluppo del ciclo di vita di un'impresa da quando nasce fino alla sua quotazione in borsa. Si inizia con SiamoSoci, una piattaforma web ideata per sviluppare start-up mettendo in contatto giovani imprenditori con investitori. Si prosegue poi con P101 un fondo di venture Capital che investe nel mondo di domani, il digitale. Abbiamo poi lanciato una nuova società partecipata al 100% dalla Holding, Azimut Global Counseling, che opera nel mondo dell'Investment Banking agendo anche come broker a fianco dei clienti al servizio dei Financial Partner. Ci siamo poi concentrati sullo strumento SPAC seguendone una sua evoluzione (IPO Challenger) come opportunità di investimento per i nostri clienti e sviluppato una partnership con Borsa Italiana nel progetto Elite per aiutare gli imprenditori a costruire una storia di successo. L'ultimo progetto riguarda il lancio, in partnership con Antares, di un fondo riservato ad operatori qualificati che investirà in mini-bond di piccole e medie aziende italiane. La strada è adesso tracciata e abbiamo altri progetti in cantiere legati al mondo degli imprenditori. Vogliamo essere motori di questo cambiamento e punto di riferimento per gli imprenditori di oggi e di domani. Da italiani in Italia,  crediamo ancora nel nostro Paese.

 

Come avverrà il lancio dell'iniziativa?
Come merita un progetto così importante. Il 28 gennaio organizzeremo una grande festa a Milano Rho nel palazzo della nuova fiera anche per festeggiare i 10 anni dalla quotazione di Azimut. Sarà un momento che vedrà coinvolti tutti i dipendenti e Financial Partner del Gruppo oltre a 1.000 tra i nostri migliori clienti ed alcuni potenziali investitori. Una cena con oltre 4.000 persone dove si potrà toccare con mano cos'è Azimut oggi. Il 29 e il 30 gennaio, sempre a Milano, organizzeremo poi una due giorni dedicata ai nostri clienti e prospect dove si potranno approfondire in modo concreto tutte le tematiche legate ai progetti Libera Impresa e non solo. Lato comunicazione, è attualmente in corso una campagna stampa sui principali quotidiani di settore ed entro marzo pensiamo di andare in televisione a raccontare l'evoluzione del nostro modello.

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