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Giuliani (Azimut): Banca fintech, decisione a settembre. Un'Opa sarebbe un "furto"

7/17/2024 | Daniele Barzaghi

“Se dovesse arrivare un'Opa da parte di chi da tempo, tramite analisti e ricerche, reitera giudizi o target price non il linea con il reale valore di Azimut, probabilmente Consob interverrebbe"


“Al più tardi entro settembre” dovrebbe essere chiaro il futuro della banca fintech indipendente creata da Azimut e in cui sono già confluiti 1.000 dei suoi 1.850 consulenti finanziari.

“Azimut  e resterà un gestore italiano del risparmio indipendente” precisa il fondatore e presidente Pietro Giuliani dalle colonne del Sole 24 Ore, “e aggiungerà 1,5 miliardi di valore in più per i nostri azionisti”.

Un'Opa ostile prima di quella data “sarebbe un ‘furto’ per i nostri azionisti, dal momento che con l'operazione il valore di Azimut crescerà in maniera importante, tra il 30 e il 50%”.

In caso l'attacco si verificasse “noi manager e consulenti finanziari probabilmente lasceremmo la società svuotandola e ricostruendone una nuova velocemente” prosegue. “Tra l'altro esistono anche alcune poison pills sia sugli strumenti finanziari partecipativi che in caso di cambio di controllo”

“Se dovesse arrivare un'Opa da parte di chi da tempo, tramite analisti e ricerche, reitera giudizi o target price non il linea con il reale valore di Azimut, probabilmente Consob interverrebbe. Ho già inviato in passato segnalazioni all'Authority”.

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