Sono due le reti che riescono a chiudere il 2016 con un bilancio i raccolta netta positivo per oltre 5,5 miliardi di euro: Banca Generali e Banca Mediolanum. La prima registra, secondo i dati diffusi da Assoreti, flussi per oltre 5,67 miliardi, la seconda, invece, raggiunge quota 5,64 miliardi. 

 

A seguire spiccano le reti di FinecoBank e Intesa Sanpaolo Private Banking che raccolgono, rispettivamente, 4,3 e 4,04 miliardi di euro, dati che permettono di superare la quinta in classifica Allianz Bank F.A. che, tra gennaio e dicembre 2016, raccoglie oltre 3,32 miliardi.

 

La seconda parte della top ten dell'anno si apre con gli uomini di Azimut Capital Management che raccolgono oltre 3,16 miliardi in dodici mesi. A seguire si distinguono, rispetto alle altre società Fideuram e Bnp Paribas Life Banker, che chiudono il 2016 con un bilancio positivo per 2,7 e 1,23 miliardi di euro. SanPaolo Invest Sim, invece, si aggiudica la nona posizione con 1,01 miliardi di euro: grazie alle raccolte "miliardarie" delle sue tre reti (Intesa PB, Fideuram e SanPaolo Invest SIM) il gruppo Fideuram presieduto da Matteo Colafrancesco chiude anche il 2016 con un bilancio complessivo di raccolta netta vicino agli 8 miliardi di euro.

 

Tornando alla top ten per singole reti, chiude la classifica dell'anno scorso IWBank con 713 milioni di raccolta netta. Una top ten che vede brillare quasi tutti gli stessi protagonisti dell'anno scorso, che in parte si scambiano alcune posizioni ma mantengono il ritmo di raccolta del 2015, con un'unica grande eccezione: Finanza & Futuro. Alla fine del 2016 la rete del gruppo Deutsche Bank perde, rispetto al 2015, ben quattro posizioni chiudendo l'anno con flussi positivi per 626 milioni, un risultato che la spinge fino al 12 posto e inferiore di circa il 60% rispetto al 2015, hanno chiuso con flussi positivi per 1,55 miliardi di euro.

 

Da segnalare, infine. le uniche quattro reti che devono fare i conti con un saldo di raccolta annuale negativo: Consultinvest Inv. SIM (-1,5 milioni); Banca Popolare di Vicenza (-75 milioni); Banca Nuova (-86 milioni); Veneto Banca (-242 milioni).