Tempo di lettura: 2min

Reti, ecco i "campioni" della raccolta

1/31/2013 | Francesco D'Arco

Circa il 95% dell'intera raccolta dell'industria nel 2012 finisce nelle tasche di sette società. Le altre si devono accontentare delle briciole. E due reti devono fare i conti con il segno meno.


 

Il 2012 si chiude con una conferma: le reti di promozione finanziaria non conoscono crisi. Anche l'anno scorso è stato archiviato con un saldo di raccolta positivo che complessivamente supera i 12,5 miliardi di euro, grazie soprattutto ai 12,2 miliardi confluiti nei prodotti del risparmio gestito, ai quali si aggiungono i 260 milioni dell'amministrato.
 
Ma il 2012 conferma anche un altro trend dell'industria: continua il processo di concentrazione del settore che vede confluire nelle prime cinque reti oltre l'80% della raccolta netta totale. In particolare, nelle tasche dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) di Banca Mediolanum, del Gruppo Fideuram, di Finecobank, di Allianz Bank F.A. e di Banca Generali sono confluiti 10 dei 12,5 miliardi raccolti dall'intera industria. 
 
In vetta alla classifica del 2012 spiccano gli uomini di Ennio Doris e di Matteo Colafrancesco che hanno raccolto rispettivamente 2,32 e 2,31 miliardi di euro. A seguire, sul terzo gradino del podio, spiccano i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) guidati da Alessandro Foti che chiudono l'anno con 1,98 miliardi di euro, 100 milioni in più rispetto ad Allianz Bank F.A, che si ferma a 1,8 miliardi, e 300 milioni in più rispetto a Banca Generali, con 1,6 miliardi di raccolta netta totale.
 
Dietro a questo quintetto spiccano Finanza & Futuro e Azimut Consulenza. La prima chiude il 2012 con una raccolta netta pari a 935 milioni di euro, mentre Azimut Consulenza si ferma a 749 milioni (risultato che porta il bilancio complessivo delle tre reti del gruppo guidato da Pietro Giuliani a quota +1,14 miliardi). Le altre realtà monitorate da Assoreti devono accontentarsi delle briciole lasciate dalle prime sette reti, pari a circa 745 milioni. 
 
Da segnalare, infine, le uniche due realtà che devono invece fare i conti con un saldo di raccolta netta negativo: si tratta di Banca MPS, che chiude il 2012 con deflussi pari a circa 4 milioni di euro, e Credem che alla fine dell'anno deve fare i conti con un saldo negativo per circa 70 milioni di euro.
 
 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?