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9/11/2012
Il paracadute che il governo Monti ha aperto per il Monte dei Paschi di Siena è finito sotto la lente della Commissione Europea, che potrebbe presto chiedere qualche aggiustamento.
L'esame dei cosiddetti Monti-bond, riporta MF, era stato assegnato alla direzione generale per la Concorrenza, anche se ufficialmente non è ancora sul tavolo dell'esecutivo comunitario.
Secondo la roadmap fissata a giugno, gli strumenti emessi da Siena e sottoscritti dal Tesoro dovrebbero fornire 3,4 miliardi all'istituto di credito guidato da Fabrizio Viola, 1,5 miliardi ex-novo e 1,9 miliardi derivanti dalla trasformazione dei Tremonti-bond di cui la banca beneficia dal 2009.
Inoltre è previsto che, qualora gli interessi non vengano corrisposti "per assenza o incapienza degli utili distribuibili", la banca assegni al Tesoro azioni ordinarie di nuova emissione per una quota del patrimonio netto corrispondente all'importo della cedola non corrisposta.
Le tempistiche
Lo Stato dovrebbe sottoscrivere i nuovi strumenti nelle prossime settimane, subito dopo il via libera di Bruxelles.
Ma i tecnici di Bruxelles avrebbero sollevato qualche riserva sulla compatibilità dei Monti Bond con le norme europee sulla concorrenza e con le nuove regole per la ricapitalizzazione delle banche con fondi pubblici.
Sotto la lente sarebbe finito soprattutto il meccanismo di assegnazione di nuove azioni al posto degli interessi. L'emissione dei titoli al valore di libro invece che al valore di mercato comporterebbe che lo Stato paghi un premio per il salvataggio e potrebbe quindi configurarsi come un comportamento anti-concorrenziale.
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