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Commissioni, “Il divieto è una grande opportunità per i CF”

2/17/2023 | Daniele Riosa

Enrico Florentino, ceo Strategike, spiega che “eliminare gli inducement e passare ad un modello di business basato sulle fee di consulenza è probabilmente l'atto di trasparenza più straordinario che vi possa essere”


Enrico Florentino, ceo Strategike, formatore di consulenti finanziari e ideatore dell’evento RE-SET: La consulenza finanziaria cresce in team, prende posizione, con un post su LinkedIn, sulla spinosa questione delle commissioni.

Florentino scrive che “dire no all'abolizione degli inducement dichiara due cose: “Che la consulenza finanziaria non può dirsi ancora realizzata nel pieno significato che sarebbe giusto attribuire alla parola ‘Consulenza’. Che il settore ha paura. Eppure, l'abolizione degli inducement è forse la più grande opportunità che i consulenti finanziari potranno incontrare sulla loro strada”.

“Certo - prosegue - se si presta attenzione alla narrazione all'interno del settore, dove a parlare sono i vari amministratori delegati e ceo delle reti, è normale che questo cambiamento sia visto come un bell'ostacolo. Ieri ho avuto l'occasione di vedere un estratto video dell'evento organizzato da una nota testata giornalistica di settore sul tema inducement. Mi ha colpito un passaggio fatto da un Ceo di una rete. Diceva che in fondo la Mifid 2 andava a correggere alcune distorsioni rendendo maggiormente trasparente il rapporto tra industria e clienti. È straordinario come ormai si diano per scontati alcuni concetti non dando loro più valore. Quando si asserisce che Mifid 2 ha reso maggiormente trasparente, quindi ancora non del tutto, il rapporto tra industria e settore, si conferma che prima il rapporto era contraddistinto totalmente da opacità. E che, probabilmente, di opacità ce n'è ancora”. 

“Eliminare gli inducement e passare ad un modello di business basato sulle fee di consulenza - sottolinea ceo di Strategike - è probabilmente l'atto di trasparenza più straordinario che vi possa essere. Nella relazione con i clienti, nel dare valore ancora di più alla figura del consulente finanziario, nel renderlo più libero. Gli interessi in gioco, è evidente , sono grandi. Ci sta. Ma ragionare in termini di mal comune mezzo gaudio o dicendo che se gli inducement verranno aboliti, il cliente potrebbe arrivare a pagare ancora di più, a casa mia si chiama ‘benaltrismo’”. 

“Vuol dire valorizzare ciò che il consulente finanziario fa per il cliente e non il prodotto che deve collocare ed offrire. Consulenza: essere pagati per ciò che si fa per i clienti. Promozione: essere pagati per ciò che si offre in termini di prodotti. Due cose, credo, molto distinte”, conclude Enrico Florentino.

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