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3/13/2015
Il 2014 è stato l’anno dei Pip che sono risultati tra le soluzioni più dinamiche nell’ambito della previdenza complementare con ritmi di crescita a doppia cifra. I nuovi iscritti ai piani individuali pensionistici sono aumentati in 12 mesi del 15% a oltre 2,4 milioni. I fondi negoziali, invece, hanno visto diminuire il numero di aderenti dello 0,3%, mentre per quelli aperti si è registrato un incremento del 7%. A illustrare i dati è stato il presidente della Covip, Francesco Massicci, ieri durante un’audizione al Parlamento.
A fine 2014 gli iscritti alle varie forme di fondi pensione sono arrivati a 6,5 milioni, circa 380.000 in più rispetto a un anno prima (+6,1%), di cui 4,5 milioni sono di lavoratori dipendenti del settore privato, in aumento di circa 180.000 unità in un anno (+4,2%). Le risorse dei fondi pensione complessivamente destinate alle prestazioni hanno raggiunto 126,3 miliardi di euro con un aumento dell'8,5% sul 2013. Passando alle performance, nel 2014 gli investimenti nei fondi pensione negoziali e nei fondi aperti hanno reso in media, rispettivamente, il 7,3% e il 7,5%, mentre i Pip (piani individuali pensionistici) hanno guadagnato il 7,3%.
Se si estende l'orizzonte temporale al periodo che va dall'inizio del 2000 alla fine del 2014, caratterizzato da ripetute turbolenze dei mercati finanziari, il rendimento cumulato dei fondi negoziali si è attestato al 59,5% contro il 48% del TFR. Nello stesso periodo temporale i fondi aperti, caratterizzati in media dalla maggiore esposizione azionaria, hanno guadagnato il 30,7%; i rendimenti ottenuti dalle linee obbligazionarie dei fondi aperti sono stati, tuttavia, più elevati, intorno al 60%.
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