La nuova sfida per i consulenti (ex-promotori) è riuscire a piazzare prodotti assicurativi. In particolare le unit linked che a marzo hanno pesato per il 71% (1,7 miliardi di euro) sulla raccolta totale di prodotti assicurativi (2,4 miliardi). E fino ad ora pare che ci stiano riuscendo molto bene, confermando il successo di questi prodotti, che in pratica sono contenitori in cui la somma viene usata per comprare quote di fondi comuni e Sicav. Merito forse anche delle agevolazioni fiscali: si può variare liberamente l’asset allocation, ottimizzando i rendimenti, senza pagare la tassa sullo switch (leggi anche qui).

Un trend confermato anche dalle performance delle principali reti. Nei primi tre mesi dell'anno la raccolta di risparmio gestito, pari a 51 milioni, di Fideuram ha beneficiato degli ottimi risultati conseguiti dalla raccolta assicurativa, passata da un flusso negativo di oltre 450 milioni nel primo trimestre 2011 a un saldo positivo di 239 milioni nei primi tre mesi del 2012.

Stesso andamento per Banca Mps che ha chiuso il primo trimestre 2012 con volumi prossimi nel gestito  a 47 miliardi, in crescita dell'1% da fine 2011, grazie all'ottima performance del comparto assicurativo, le cui riserve sono risultate pari a 24 milioni, in linea con i dati del trimestre dello scorso anno, sostenute da una raccolta premi pari a oltre 1 miliardo, concentrata sui prodotti unit linked (948 milioni, più che triplicate rispetto al trimestre precedente) e sulle polizze tradizionali (104 milioni).

E anche in Credem, che ha chiuso il trimestre con la raccolta gestita in flessione dell'8,8% a 15,4 miliardi, l'unico comparto che ha fatto bene è appunto quello assicurativo, cresciuto del 3,1% a 2.532 milioni rispetto dai 2.456 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. In Banca Generali, infine, a marzo la raccolta di prodotti assicurativi ha pesato per oltre il 68% sul totale, pari a una raccolta di circa 70 milioni di euro.