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5/22/2012 | Roberto Abate
Il terremoto in Emilia e il recente provvedimento del governo che azzera i risarcimenti dello Stato in caso di catastrofi, allineando l'Italia agli standard di altri Paesi che prevedono la partecipazione di pubblico e privato, hanno riacceso i riflettori sui prodotti finanziari legati alle catastrofi naturali. Come i cat bond, le obbligazioni emesse dagli assicuratori per finanziarsi in caso di perdite derivanti da catastrofi naturali.
Sottoscrivendo questo tipo di titolo (letteralmente catastrophe bond), infatti, si dà liquidità all’assicurazione per potere avere la solidità di emettere altre polizze compartecipando però al rischio di erogazione di un sinistro, ma in casi estremi, come quelli in conseguenza a catastrofi naturali. Secondo le previsioni di Aon Benfield, tra i leader al mondo nel brokeraggio riassicurativo, quest'anno sarà caratterizzato dal lancio di nuovi prodotti diversificati e personalizzati legati ad avvenimenti precedentemente non assicurati, mantenendo i ritmi di crescita del 2011, inferiori comunque a quelli di due anni fa, con emissioni che riguarderanno transazioni legate alla copertura dei rischi causati da uragani neli USA e da terremoti su ampia scala geografica ed emissioni aggiuntive riguardanti le tempeste di vento in Europa.
Lo scorso anno, secondo i recenti dati degli analisti di Guy Carpenter, le emissioni sono state 18, per un valore totale di capitale assicurato di 4,6 miliardi di dollari, il 13% in meno rispetto al 2012, durante il quale la raccolta è stata pari a 5,3 miliardi di dollari. La contrazione, spiegano gli analisti, è stata determinata dal forte calo delle meissioni registrato nel secondo trimestre, durante il quale sono stati raccolti 742 miliardi di dollari rispetto ai 2.350 miliardi nel secondo trimestre del 2010 e parzialmente imputabile al terremoto in Giappone, compensato però dall'attività superiore alla norma registrata nei trimestri successivi.
Sul fronte dell'offerta, gli ultimi mesi del 2011 si sono caratterizzati dall'emissione di prodotti tipo multi - risk, a copertura di una pluralità di eventi. Secondo Guy Carpenter, l'adozione di questa tipologia di diversificazione è stata incoraggiata dall'impatto generato dale catastrofi di eccezionale entità verificatesi nella prima parte del 2011.
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