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10/19/2022 | Redazione Private
Con l’obiettivo di contribuire attivamente al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli accordi sul clima, Golding Capital Partners, uno degli asset manager indipendenti leader in Europa negli investimenti alternativi, amplia la propria offerta con il lancio di Golding Energy Transition 2022, il suo primo fondo di fondi specializzato nella transizione energetica.
La strategia globale di investimento del nuovo fondo da 300 milioni di euro prevede lo sviluppo di un portafoglio ampiamente diversificato entro la fine del 2024, che avrà come sottostante circa dieci fondi target, con una percentuale di co-investimento fino al 20%. Il fondo sarà incentrato su investimenti europei (60%) e nordamericani (40%) nel campo dell’energia solare ed eolica, delle tecnologie per l'accumulo di energia e altre tecnologie che favoriscono la transizione energetica e la decarbonizzazione. Gli investimenti saranno suddivisi al 50% tra progetti brownfield e greenfield. L’obiettivo è un IRR netto annuo compreso tra il 6 e il 7% ed è previsto un primo closing già a fine 2022. Golding ha un’esperienza pluriennale nella gestione di asset sulle infrastrutture che contribuiscono al riorientamento dell’approvvigionamento energetico. In questa asset class, i portafogli esistenti di Golding includono già molti investimenti incentrati sulla transizione energetica, con 5,7 miliardi di euro di patrimonio in gestione.
“In questo contesto caratterizzato da un livello record dell’inflazione, gli investitori apprezzano la stabilità offerta dagli investimenti nelle infrastrutture, che forniscono servizi essenziali e beneficiano del sostegno di importanti megatrend sociali quali la transizione energetica”, afferma Jeremy Golding, fondatore e amministratore delegato di Golding. “Partiamo proprio da questo presupposto e allochiamo capitale aggiuntivo a importanti progetti sull’energia rinnovabile presso gestori di fondi target con esperienza e con un solido track record”,
“Anche per questo nostro nuovo fondo di fondi, la diversificazione del portafoglio a livello globale è di grande importanza. Per questo motivo abbiamo pianificato in totale circa 100 e 150 transazioni singole, ampiamente distribuite su diverse aree geografiche, fonti di energia, gestori di fondi e cicli di vita degli asset. Ciò ci permette di aggiungere al profilo conservativo del fondo costituito da Core e Core Plus fino al 20% di Value-Add, per maggiori opportunità di rendimento. Per un rapido sviluppo del portafoglio è disponibile un’interessante pipeline di fondi target e co-investimenti dove il comune denominatore è rappresentato in particolare dagli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite relativi alle “misure per proteggere il clima” e garantire “energia pulita e a prezzi accessibili”, spiega Thilo Tecklenburg, Managing Director e Co-Head Infrastructure di Golding.
Il fondo di fondi Golding Energy Transition 2022 è strutturato come un Reserved Alternative Investment Fund (RAIF) di diritto lussemburghese e classificato articolo 8+ (light green plus) ai sensi della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). È aperto a investitori istituzionali a partire da un importo minimo di cinque milioni di euro. La durata prevista è di 15 anni con possibilità di prolungamento.
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