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10/5/2017
Alla luce del successo ottenuto nei primi mesi dell'anno da tali prodotti, Mediobanca ha rivisto al rialzo le stime sulla raccolta dei fondi PIR per l'intero 2017, che dovrebbe spingersi a fine anno attorno a 9,1 miliardi di euro. È una cifra, quella fornita dagli esperti di Piazzatta Cuccia, comunque inferiore alle previsioni del Ministero dell'Economia che mette in conto circa 10 miliardi pentro fine anno. Anche Equita e Intermonte già da mesi indicano un target di raccolta PIR per quest'anno di 10 miliardi. Nei primi sei mesi dell'anno i fondi PIR, stando ai dati del Mef, hanno raccolto circa 5,3 miliardi di euro, con Intesa Sanpaolo e Banca Mediolanum che da sole pesano per il 50% sull'intero segmento di mercato.
Nel corso degli ultimi mesi è cresciuto il numero di prodotti disponibili, fornendo agli investitori una vasta gamma di scelta. Per altro i fondi PIR stanno vantando un andamento positivo, con quelli che sono stati lanciati per primi che registrano le migliori performance. Questo dovrebbe supportare in flusso stabile di raccolta nel breve periodo, secondo gli analisti di Mediobanca che così hanno ritoccato al rialzo le stime di raccolta PIR per l'intero 2017 a 9,1 miliardi. "La raccolta dovrebbe rimanere stabile nel 2018. Poi dovrebbe gradualmente diminuire - hanno aggiunto gli analisti - e ci aspettiamo una raccolta complessiva di circa 41 miliardi di euro in un orizzonte di 5 anni, con un impatto sulle azioni ex Ftse Mib attorno al 20%" hanno aggiunto gli analisti.
E anche in questo caso il target è più prudente rispetto alle stime di Intermonte, che mette in conto che la raccolta quinquennale si spinga a 67,9 miliardi di euro.I fondi Pir hanno sostenuto l'andamento di Piazza Affari e soprattutto delle società di taglia più piccola. "Considerando il rally delle azioni dal dicembre 2016, con numerosi titoli che adesso correttamente valutati dal mercato, riteniamo che ci siano aziende che potrebbero innalzare il livello di azioni in circolazione, con buona risposta da parte del mercato. Per altro anche gli azionisti possono uscire a livelli di prezzo interessanti" ha aggiunto gli esperti di Piazzatta Cuccia. Oggi le mid e small cap hanno un multiplo prezzo su utile in media del 17,3 volte, livello prossimo al massimo storico di 17,6 volte, e il rerating delle aziende è stato anche sostenuto da un aumento del 10% circa dei guadagni annuali.
Dove puntare? Mediobanca consiglia di scommettere sulle società di piccola taglia che hanno maggiore visibilità dei risultati in grado di creare valore con operazioni di merger and acquisition e vantano un potenziale di ristrutturazione In un'orizzonte di sei mesi. Qualche nome: Cerved, Fila Interpump, Iren, Ray Way e Sias. In un'orizzzonte temporale più ampio, invece, la preferenze vanno a Diasorin, Ima, Autogrill, Marr, Iren, Interpump, Technogym, Cerved, Rai Way, Ei Towers, Inwit, Credem, Anima, Fila, Amplifon, Brunello Cucinelli, Enav, Ansaldo Sts e De' Longhi.
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