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Nessun effetto elezioni sui mercati obbligazionari

2/7/2013 | Massimo Morici

Ne è sicuro Patrick Barbe, responsabile centro d’investiment Euro Sovereign & Aggregate Fixed Income di BNP Paribas Investment Partners


Quali saranno le opportunità sui mercati obbligazionari europei nel 2013? AdvisorOnline ha sentito Patrick Barbe (nella foto), responsabile centro d’investiment Euro Sovereign & Aggregate Fixed Income di BNP Paribas Investment Partners.

Sembra essere tornata la calma sui mercati obbligazionari dell'Eurozona, crede che la situazione rimarrà su questi livelli in tutto il 2013?

Riteniamo che, il rischio di una frattura dell’Eurozona si sia affievolito dall’estate 2012.  La reazione della Banca Centrale Europea, attraverso misure convenzionali e non come l’Outright Monetary Transactions (OMT), ha avuto un effetto positivo sui rendimenti dei Paesi periferici, e allo stesso tempo ha portato i rendimenti dei titoli dei Paesi core in territorio negativo sulle scadenze brevi. Questo contesto rimarrà per tutto il 2013 con la BCE sempre pronta ad agire. Anche se i mercati in Europa sono in una fase di stabilizzazione, rimangono tuttavia le incertezze politiche.

Quanto incideranno le elezioni in Italia e Germania?

Le misure di austerità hanno scatenato numerose proteste da parte dei cittadini dei Paesi periferici e le prossime elezioni in alcuni stati membri potranno influenzarne le decisioni politiche. Continueremo a monitorare i rischi politici per tutto il 2013, soprattutto se ci sarà un aumento delle tensioni sociali. Nonostante tutto, le autorità politiche stanno mostrando una maggiore volontà di preservare l'euro attraverso riforme una volta considerate improbabili.

I rendimenti dei titoli governativi dei paesi periferici continueranno a restringersi nei prossimi mesi o la frattura tra paesi core e periferici è destinata ad aumentare?

Le politiche monetarie accomodanti della BCE implementate dal 2012 hanno effettivamente innescato un rally sui titoli obbligazionari dell’Eurozona. Conseguentemente, lo spread dei Paesi periferici sui Paesi core si è ridotto significativamente dai massimi del mese di luglio 2012.
Quindi, in un contesto di mercato positivo, riteniamo che lo spread tra Paesi core e Paesi periferici si dovrebbe ridurre ulteriormente con l’allontanamento dei timori sulla "fine" dell’Eurozona. Rimaniamo comunque prudenti sui fattori esogeni, come le prossime elezioni politiche.

Ci può descrivere brevemente la filosofia d’investimento del suo team e qual è il vostro fondo principale?

La filosofia di investimento del nostro team  si basa sulla convinzione che i tassi d'interesse a lungo termine sono influenzati da fattori macroeconomici. Usiamo inoltre la nostra ricerca in-house per definire l’allocazione Paese e la selezione degli emittenti. La filosofia d’investimento del fondo Parvest Bond Euro Government si traduce quindi in una gestione attiva con un controllo del rischio rigoroso attraverso un approccio top-down alla duration e al posizionamento sulla curva dei rendimenti  e un approccio bottom-up per la selezione degli emittenti. Il principale valore aggiunto sta nella ripartizione settoriale per paese nella zona euro.

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