Monte dei Paschi: Lo scandalo derivati che ha colpito Monte dei Paschi? Non è un fulmine a ciel sereno. A dirlo il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, in occasione della commemorazione per i 10 anni dalla morte dell'avvocato Giovanni Agnelli a Torino, aggiungendo che la situazione problematica della banca era conosciuta già da un anno. Grilli ha poi aggiunto che i controlli spettano alla Banca d'Italia e di non avere evidenza di problemi simili per quanto riguarda le altre banche. Il ministro ha inoltre assicurato che dal governo non è affluita nessuna risorsa pubblica alla banca senese.

Unicredit: Nessun rischio significativo per il sistema bancario sul fronte derivati. Ad affermarlo Roberto Nicastro, direttore generali di Unicredit, dopo lo scandalo derivati che ha investito Monte dei Paschi, a margine di un convegno dell'Aiaf e come riportato dalle maggiori agenzie di stampa. I numero parlano chiaro, ha proseguito il manager, il sistema bancario italiano è robusto perché in pancia non ha rischi significativi. In merito alla successore di Giuseppe Mussari alla presidenza dell'Abi, Nicastro auspica una nomina in tempi brevi.

Nokia: Per la prima volta nella storia Nokia non pagherà il dividendo ai suoi azionisti. La società finlandese ha pubblicato i propri dati trimestrali, che hanno evidenziato un calo nelle vendite e dei profitti tali da costringere la società dei telefonini a trattenere le cedole per sostenere la propria ripresa, evitando così di dover attingere a 750 milioni di euro dalle proprie riserve. Nel quarto trimestre i profitti si sono attestati a 202 milioni di euro contro i 29 centesimi di perdite dello scorso anno, e sopra le attese degli analisti che pronosticavano un risultato in perdita di 7 centesimi.

Apple: Morgan Stanley ha mantenuto il rating overweight su Apple, rimuovendola parallelamente dalla "best ideas list". La società di Cupertino ha chiuso il quarto trimestre con profitti a 13,1 miliardi di dollari, sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell'anno passato con un fatturato salito del 18% a 54,4 miliardi di dollari. Il management ha però deciso di rivedere al ribasso le stime sulle vendite di primo trimestre che sono passate a 41-43 miliardi di dollari contro la precedente stima di 45-5.

Intesa Sanpaolo: , attraverso il proprio Ceo, Enrico Cucchiani, ha fatto sapere d'aver raggiunto i recenti collocamenti di bond il target di approvvigionamento di liquidità del 2013. In tema di rimborsi dei finanziamenti ottenuti dalla Bce tramite i due programmi Ltro avviati a fine 2011 e inizio 2012, il manager ha dichiarato che Intesa tranquillamente rimborsare i finanziamenti, tuttavia, analogamente a quanto fatto nei giorni scorsi da altri top manager degli istituti di credito italiani, ha evidenziato come per ora non abbia intenzione di rinunciare a risorse vantaggiose in termini di costo del funding. Entrambe le notizie sono positive per il titolo in quanto da un lato eliminano completamente il rischio potenziale legato all'incremento del costo di rifinanziamento, dall'altro consentono all'istituto di credito di poter contare su denaro liquido a buon mercato (0,75% di interesse) a fronte della possibilità di re-impegnare questa somma nell'attività strumentale a tassi più elevati. Intesa Sanpaolo ha inoltre nei ratio patrimoniali, con il Core Tier1 sopra l'11% un elemento di forza rispetto ai competitor.