Generali: guarda al prossimo 14 gennaio quando il Ceo del Leone, Mario Greco, presenterà il nuovo piano strategico della compagnia assicurativa. Per JP Morgan il titolo del gruppo triestino, per continuare a correre, necessita di chiarezza sulle prospettive della posizione patrimoniale del gruppo, di conoscere come il capitale verrà allocato e di un miglioramento nei profitti e nella politica di dividendi.

Unicredit: è finita sotto la lente degli analisti. Dopo un incontro con l’investor relation di piazza Cordusio, la sensazione degli esperti è quella di un focus maggiore sul contenimento dei costi e sulla difesa dei ricavi. Anche in presenza di messaggi qualitativamente confortanti e qualche spunto quantitativo, per alcuni esperti è prematuro incorporare un’inversione dei trend deludenti su costi e asset quality.

Nokia: la joint venture Nokia Siemens Networks sarebbe pronta a chiudere una divisione tedesca sui servizi, con la conseguente perdita di 1.000 posti di lavoro. Secondo le indiscrezioni, la decisione deriverebbe dal mancato rinnovo del contratto con Deutsche Telekom. L'annuncio dovrebbe arrivare oggi in occasione della riunione del personale in Germania.

Deutsche Post : ha annunciato l'intenzione di lanciare una serie di strumenti finanziari per raccogliere fino ad un massimo di due miliardi di euro. In particolare vorrebbe far ricorso a due emissioni obbligazionarie e una convertibile. Il capitale raccolto tramite queste operazioni raddoppierà il patrimonio destinato al piano pensionistico per i dipendenti in Germania. A beneficiarne saranno anche i risultati finanziari del gruppo.

Fiat: Gli ultimi dati del mercato automobilistico hanno confermato le difficoltà di questo 2012, uno dei peggiori anni in assoluto in termini di vendite. In novembre la contrazione delle vendite è stata mediamente del 20% in Italia. Fiat si conferma leader di mercato, tuttavia il Belpaese non rappresenta più la centralità del business del Lingotto. Come hanno confermato tutte le ultime trimestrali, il gruppo piemontese è trainato dalle attività sudamericane e nordamericane. In contemporanea con la diffusione dei dati italiani di novembre sono state annunciate le previsioni sul 2013 di Csp. In controtendenza sul 2012 e nonostante la crisi congiunturale, il prossimo anno dovrebbe far registrare una crescita del 10% delle vendite. Questo fattore potrebbe così sostenere un riposizionamento favorevole su Fiat da parte degli investitori. A facilitare quest'evenienza contribuisce anche il quadro tecnico del titolo. La tenuta dei fondamentali supporti statici di area 3,30 euro, così come l'indicazione rialzista generata con l'allungo delle resistenze statiche poste in prossimità dei 3,50 euro sono entrambi fattori che giocano a favore di un rimbalzo del titolo dopo la discesa delle ultime settimane.