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7/22/2017 | Redazione Private
Il consiglio di amministrazione di BIM (Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni) sotto la presidenza di Maurizio Lauri, ha approvato il piano strategico per il periodo 2017-2021. Come si legge in un comunicato dell’istituto, il piano è stato predisposto secondo una logica “stand alone”, cioè con un nuovo azionista che in tempi molto stretti - come comunicato a proposito anche dagli Organi di Vigilanza - rileverà nell’ambito del processo di liquidazione la quota di maggioranza precedentemente detenuta da Veneto Banca (ed oggi in capo alla Veneto Banca in Lca).
Il cda conferma la convinzione che esista nel mercato italiano uno spazio di crescita per un servizio di Private Banking di fascia alta, per clienti con patrimoni superiori a 1 milione di euro che oggi trovano una debole offerta specializzata, dal momento che il mercato italiano è prevalentemente focalizzato sulla clientela Mass Affluent (con patrimoni medi del cliente intorno ai 300.000 euro). Secondo quanto spiega il comunicato, per Banca Intermobiliare tale segmento di mercato può evidentemente essere servito da un numero ristretto di private banker molto qualificati, in grado di garantire un servizio veramente tailor made dedicato a clienti con elevati patrimoni ed esigenze di consulenza evoluta.
Il cda sottolinea che il mercato attuale, anche a seguito della fortissima crescita degli ultimi anni del Wealth Management, vede invece prevalere – come descritto in recenti analisi esterne – l'offerta di servizi finanziari spesso standardizzati, dai costi applicati al cliente talvolta molto elevati. BIM ritiene che l'adozione di Mifid2 a Gennaio 2018 possa essere molto favorevole al suo progetto di Private Banking di fascia elevata, sia perché comporterà una evidente esplicitazione al cliente di tutti i costi realmente pagati, sia perché condurrà a modelli di servizio fortemente consulenziali a scapito di quelli fondati sulla vendita di prodotti di elevata redditività per i collocatori.
BIM afferma di porsi già oggi in modo molto favorevole rispetto a questo scenario, con una rete prevalentemente slegata da retrocessioni commissionali e con un pricing sostanzialmente già allineato alla best practice del Private Banking europeo, cui anche il mercato italiano si allineerà in breve tempo. Confermata ed estesa per tutto l’orizzonte di piano la decisione – già assunta ed implementata - di cessare l'attività di impiego a “clientela corporate”, business incompatibile con il Private Banking e che in passato ha visto il cumularsi dei crediti deteriorati che hanno nel tempo penalizzato BIM. E’ stato dunque previsto che BIM erogherà solamente crediti lombard a clientela Private, con un rigoroso e preciso processo di valutazione del merito creditizio di tali impieghi. Per il portafogli di crediti deteriorati in essere è atteso un ulteriore incremento delle coperture, mentre il portafogli di crediti corporate in essere verrà gestito in un'ottica di progressiva riduzione e run-off.
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