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7/27/2016 | Andrea Bazzani, B.I.G. INSURANCE BROKERS
Nella puntata precedente (leggi) abbiamo parlato delle rendite quale strumento ideale di integrazione del reddito nel lungo periodo specialmente per una clientela facoltosa, che ha disponibilità per un conferimento a premio unico ovvero a premio ricorrente di cifre che permettono la maggiore flessibilità sull’erogazione della prestazione da parte della compagnia.
Per una clientela che punta sulla regolarità con cifre anche limitate esiste l’opportunità di sottoscrivere un piano di accumulo pensionistico sotto forma di polizza vita come fondo pensione. Si tratta di un prodotto vita, in quanto prevede una fase di accumulo e una fase di prestazione che è una rendita vitalizia (dunque con l’assunzione da parte della compagnia del rischio sulla durata della vita assicurata).
Trattandosi di una polizza che rimane individuale, è a libera scelta dell’investitore come e quando investire, a seconda delle disponibilità che di volta in volta si vuole allocare. Ed essendo regolamentati come i fondi pensione, possono essere conferiti anche il TFR detenuto in azienda o una parte dello stipendio, direttamente dal datore di lavoro al piano assicurativo. I prodotti naturalmente sono tutti vagliati dall’autorità preposta, la COVIP e sono stabilite regole molto precise sull’allocazione dei fondi e sulle società ammesse a questa attività.
È a tutti noto quanto si stia riducendo la prestazione pensionistica pubblica obbligatoria: calcoli aggiornati parlano di una media per i lavoratori under 45 di un assegno pensionistico pari a 50/55% rispetto all’ultimo stipendio. Anche una piccola cifra mensile o una parte del bonus/incentivo accumulato e gestito possono portare al momento dell’erogazione a un’integrazione significativa delle disponibilità. I rendimenti in molti casi sono costantemente migliori della performance della pensione pubblica, inoltre si può richiedere un anticipo in tutto o in parte al verificarsi di determinati eventi (ad esempio per problemi di salute, acquisto prima casa anche per figli).
Una buona forma di risparmio per professionisti e giovani imprenditori il cui reddito spesso non è regolare e dove le singole casse hanno limiti di cap sull’assegno versato come pensione: il piano previdenziale ha la flessibilità per accontentare anche questi contribuenti per una parte di risparmio votato al lunghissimo periodo. Peraltro i contributi sono davvero impignorabili e insequestrabili.
I prodotti di accumulo sono spesso criticati per via dei costi di caricamento che potrebbero incidere ma rivolgendosi ad un broker si può facilmente riconoscere nella moltitudine di offerta la polizza più vicina alle esigenze dei clienti. Peraltro questi prodotti sono spesso corredati da scelte opzionali interessanti come la reversibilità della rendita/pensione a terzi, una maggiorazione caso morte anche significativa, una copertura per coprire spese di intervenuta mancanza di autosufficienza ed altre ancora.
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