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Banca IFIS, il semestre si chiude con un utile di 93,6 mln

8/2/2024 | Redazione ADVISOR

Il margine di intermediazione, in crescita del 7,5% a 374,5 milioni di euro rispetto ai 348,5 milioni di euro del primo semestre 2023.


Il primo semestre 2024 di Banca IFIS si chiude con un utile netto consolidato pari a 93,6 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto ai 91,0 milioni di euro del primo semestre 2023. Sui risultati del primo semestre 2024 hanno influito positivamente l’andamento del business commerciale e del Settore Npl oltre che l’attività della finanza proprietaria. “I risultati consolidati del primo semestre 2024, con ricavi in continua crescita e utile a 94 milioni di euro, ci consentono di confermare con fiducia la guidance di utile per l’esercizio 2024 pari a 160 milioni di euro” dichiara Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis. “Sulla base dell’andamento positivo del periodo, contiamo su una piena realizzazione dei target di questo Piano Industriale, continuando a supportare le piccole e medie imprese italiane nel percorso di sviluppo e transizione sostenibile, con i nostri prodotti e servizi e con la competenza distintiva delle nostre persone”.

Tra gli altri dati comunicati dalla banca e relativi al primo semestre 2024 si segnalano: il margine di intermediazione, in crescita del 7,5% a 374,5 milioni di euro rispetto ai 348,5 milioni di euro del primo semestre 2023, grazie alla crescita del Settore Commercial & Corporate Banking (+0,9%, pari a circa 1,6 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023), del positivo contributo del Settore Npl (+17,4%, pari a circa 23,8 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023), nonché dell’incremento dei risultati derivanti dall’attività in strumenti finanziari della business unit Proprietary Finance (+61%, pari a circa 12,5 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023).

Positiva anche la dinamica del costo del credito che si riduce a 15,8 milioni di euro rispetto ai 16,3 milioni di euro del primo semestre 2023. Mentre sono in aumento i costi operativi, pari a 206,1 milioni di euro (+7,5% rispetto ai 191,7 milioni di euro del primo semestre 2023). L’aumento è dovuto alle maggiori spese del personale (86,6 milioni di euro rispetto a 80,4 milioni di euro del primo semestre 2023), principalmente per la crescita del numero di dipendenti e del rinnovato CCNL oltre che per le maggiori altre spese amministrative (124,2 milioni di euro rispetto a 115,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2023). Tali incrementi riflettono anche l’integrazione di Revalea.

Da segnalare, infine, la posizione di liquidità al 30 giugno 2024 pari a circa 1,7 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR pari a circa 1.300%), il CET1 pari a 15,32% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il TCR pari a 17,59% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l’utile generato nel primo semestre 2024 al netto del dividendo maturato.

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