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11/8/2023 | Marcella Persola
Utile in crescita del 25,7% per il gruppo Banca Profilo. Il CdA ha approvato i risultati dei primi nove mesi che evidenziano un utile netto che è passato da 8,46 milioni del 30 settembre 2022 ai 10,64 milioni del 30 settembre 2023. Il risultato così come evidenzia una nota del gruppo “riflette la validità del business model nel generare risultati economici positivi mantenendo un’elevata solidità patrimoniale grazie alla diversificazione dei ricavi, pur in presenza di elementi di incertezza derivanti da una situazione geopolitica ancora instabile, dal rallentamento economico con un’inflazione persistente, da politiche monetarie restrittive e mercati finanziari volatili”.
La raccolta totale clientela, inclusa la raccolta fiduciaria netta, si attesta a 5,8 miliardi di euro (+8,6%), in crescita di circa 0,5 miliardi di euro rispetto ai 5,4 miliardi di euro del 30 settembre 2022. La raccolta diretta si incrementa di 77,1 milioni di euro passando dai 1.082 milioni di euro del 30 settembre 2022 ai 1.159,1 milioni di euro del 30 settembre 2023. La raccolta indiretta, esclusa la raccolta fiduciaria netta, cresce di 217,3 milioni di euro, passando dai 3.585,4 milioni di euro del 30 settembre 2022 ai 3.802,7 milioni di euro del 30 settembre 2023. Al suo interno il risparmio amministrato si attesta a 2.970,9 milioni di euro e le gestioni patrimoniali ammontano a 831,8 milioni di euro.
Il totale ricavi netti al 30 settembre 2023 è pari a 56,9 milioni di euro (+13,4%), in crescita di 6,7 milioni di euro rispetto ai 50,2 milioni di euro dell’anno precedente. Il margine di interesse dei primi nove mesi del 2023 è pari a 24,6 milioni di euro (-6,4% a/a) in riduzione rispetto ai 26,3 milioni di euro del corrispondente periodo del passato esercizio. La riduzione è determinata principalmente dall’incremento del costo del funding, parzialmente compensata dall’incremento del rendimento degli attivi legata alla dinamica dei tassi, sia nella componente titoli sia in quella degli impieghi in Private e Investment Banking. Le commissioni nette sono pari a 17,3 milioni di euro, in crescita rispetto al dato dei primi nove mesi del 2022 (+1,7% a/a). In crescita anche le commissioni relative all’attività di Intermediazione e quelle relative ai servizi bancari. Il risultato netto dell’attività finanziaria e dei dividendi, pari a 14,0 milioni di euro, è in crescita di 7,8 milioni rispetto ai 6,1 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio.
Il risultato della gestione operativa, pari a 17,2 milioni di euro (+21,1%), è in crescita di 3,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 equivalente ad un cost income del 69,8%, che si raffronta con il 71,7% dei primi nove mesi del 2022.
Nei primi nove mesi del 2023, l’utile al lordo delle imposte è pari a 15,2 milioni di euro (+17,9%), in aumento rispetto ai 12,9 milioni di euro rilevati nei primi nove mesi del 2022. Le imposte dell’esercizio, al netto di quelle calcolate sugli oneri finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario riclassificati in apposita voce, sono pari a 4,5 milioni di euro. Al lordo di tale riclassifica il tax rate è pari al 29,4%. Con specifico riferimento a quanto previsto dalla Legge n. 136/2023 sulla tassazione degli extra-profitti bancari il Consiglio di amministrazione della Banca, avvalendosi dell’opzione prevista dal suddetto provvedimento, ha deciso di proporre all’Assemblea degli azionisti la costituzione di una riserva di utili non distribuibili per un importo pari a 3,6 milioni di euro senza rilevare impatti a Conto Economico.
Il Patrimonio Netto del Gruppo è pari a 160,7 milioni di euro in linea con il dato al 31 dicembre 2022. I Fondi Propri consolidati di Banca Profilo alla data del 30 settembre 2023 sono pari a 130,5 milioni di euro, con un CET 1 Ratio consolidato del 23,09%, calcolato in base alle disposizioni transitorie previste a seguito dell’entrata in vigore del principio contabile IFRS 9. Il CET 1 Capital Ratio consolidato fully loaded è pari al 23,04%, largamente superiore ai requisiti normativi e tra i più elevati della categoria. L’incremento rilevato sul CET1 ratio, rispetto al 22,71% di fine dicembre 2022, è imputabile principalmente alla riduzione delle attività di rischio ponderate, in particolare sul rischio di credito. Tali indicatori non tengono conto del risultato in formazione dei primi nove mesi del 2023. L’indicatore di liquidità LCR (Liquidity Coverage Ratio), determinato sul perimetro prudenziale consolidato, risulta pari al 475,7%.
Sul fronte private banking il gruppo chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi netti per 27,4 milioni di euro, in crescita di 9,5 milioni di euro (+53%) rispetto ai 17,9 milioni di euro dei primi nove mesi del precedente esercizio. Il risultato è dovuto principalmente alla crescita della contribuzione della raccolta diretta, legata al repentino rialzo dei tassi di riferimento. Il margine di interesse, comprensivo del contributo della raccolta diretta e degli impieghi si incrementa del 436% rispetto ai primi 9 mesi del 2022. Le commissioni ricorrenti si riducono del 2%, nella componente delle commissioni di gestione (-2% a/a), delle commissioni di custodia (-9% a/a) e delle commissioni sulle polizze assicurative (-9% a/a), compensate parzialmente della crescita delle commissioni di consulenza (+5% a/a) e delle commissioni relative ai fondi (+7% a/a). Le commissioni da intermediazione e negoziazione sono in riduzione rispetto ai nove mesi del 2022 (-20% a/a); risultano in linea con il risultato dello scorso esercizio le commissioni relative ai collocamenti.
Le masse complessive del Private sono pari a 5,3 miliardi di euro, in crescita del 7,2% grazie alla crescita delle masse fiduciarie e all’effetto mercato, nonostante una raccolta netta negativa nei primi 9 mesi del 2023 (-30 milioni di euro).
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