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10/24/2016 | Redazione Private
La voluntary bis riparte dalla “vecchia” procedura del 2015. Nel testo ufficiale del decreto legge, viene accantonata l’ipotesi di un forfait del 35% sulla regolarizzazione del nero domestico, circolata la settimana scorsa. Addio anche alla doppia aliquota prevista inizialmente per sanare le attività rimaste all’estero (35% sui movimenti in entrata, 15% sui prelievi, leggi).
Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, l’impianto della procedura di regolarizzazione sarà in buona sostanza analogo a quello della legge 186/14. Si potrà aderire fino al 31 luglio 2017 (con integrazione della documentazione entro il 30 settembre). La principale novità riguarda i tempi di liquidazione del dovuto – calcolato sulla base di quanto dichiarato e dei calcoli effettuati dai propri consulenti: il contribuente che vuole fare la pace con il Fisco dovrà saldare i conti entro il 30 settembre 2017 (almeno la prima tranche se si sceglie il pagamento in tre rate).
L’obiettivo dell’Erario è anticipare l’incasso senza attendere il completamento degli accertamenti a fine 2018. Le annualità fiscali sanabili saranno le sei comprese dal 2010 al 2015, con un meccanismo di congelamento dei termini per evitare la prescrizione fiscale. In pratica, i termini scaduti dal 1° gennaio 2015 saranno prorogati fino al 31 dicembre del 2018, in modo da tenere ‘vivi’ l’anno 2009 - per il monitoraggio fiscale - e il 2010 per le imposte ordinarie.
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