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10/27/2017 | Redazione AdvisorPrivate
Arte è sport. Queste le aree sulle quali stanno puntando sempre di più i miliardari, la cui ricchezza complessiva – a livello mondiale - è cresciuta del 17%, passando da 5.100 miliardi di dollari nel 2015 a 6 mila miliardi di dollari nel 2016, doppiando così il tasso del MSCI World Index. I miliardari stanno creando eredità alternative attraverso le loro attività culturali; stanno entrando sempre più nel mondo dell’arte e stanno anche aumentando gli investimenti nei club sportivi. I musei privati stanno crescendo in termini numerici e quelli pubblici stanno ricevendo più finanziamenti, aumentando l’accessibilità del pubblico al mondo dell’arte.
Tutto questo lo si apprende all'interno del Billionaires Report 2017, di Ubs e Pwc, dal quale risulta che i miliardari asiatici hanno superato i loro corrispettivi americani (oggi sono 637 in totale contro i 563 negli Usa), ma gli Stati Uniti continuano a mantenere la maggior concentrazione di ricchezza. "Quest'anno abbiamo visto non solo un ritorno alla crescita per la ricchezza miliardaria, ma anche un significativo spostamento nelle sue dimensioni geografiche. La crescita drammatica della ricchezza asiatica mostra che potrebbe superare gli Stati Uniti in soli quattro anni", ha commentato Josef Stadler, head global ultra high net worth di Ubs.
“In Europa, nel 2016 il tema principale è stato quella della conservazione della ricchezza”, si legge nel report, dal quale risulta che, alla fine dello scorso anno, erano 342 i miliardari del Vecchio Continente, per una ricchezza complessiva in aumento del 5%, a poco più di 1.300 miliardi di dollari, con 24 nuovi miliardari e 21 “scomparsi” dalla lista, un terzo di loro a causa di morte. Un trend che conferma ciò che risultava già nel passato: ossia che l'Europa ha il maggior numero di miliardari multi-generazionali.
E L'Italia? Con 42 miliardari, il nostro Paese si colloca al terzo posto, subito dopo la Germania, in prima posizione con 117 paperoni, e al Regno Unito, al secondo posto con 55 super-ricchi, ma davanti alla Francia (che ne ha 39), e alla Svizzera (35).
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