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7/17/2017 | Redazione Private
Trovata l’intesa finale tra l’istituto zurighese Efg International e la banca d’investimento brasiliana Btg Pactual sul valore finale che la banca private controllata dal miliardario greco Spiros Latsis riconoscerà a quello sudamericano per l’acquisto di Bsi. A conti fatti, tenuto conto che l’operazione comprenderà essenzialmente una quota cash da 486 milioni di franchi svizzeri e una quota in azioni (86,2 milioni di titoli) di EFG International quotata al SIX Swiss Exchange, l’operazione valorizza la banca private di Lugano 971 milioni di franchi.
L’ammontare totale è inferiore a quello stimato il 31 ottobre 2016 di 1,06 miliardi, cifra allora già ribassata rispetto ai 1,33 miliardi comunicati a fine febbraio 2016 al momento dell’annuncio della transazione.
La riduzione del valore dell’operazione è soprattutto effetto del coinvolgimento dell’istituto ticinese nello scandalo di corruzione del fondo sovrano della Malaysia 1MDB che aveva portato, poco più di un anno fa, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ad aprire un procedimento penale nei confronti di BSI sospettando l'esistenza di carenze nel funzionamento dell'organizzazione interna della banca che non sarebbe stata in grado di impedire il riciclaggio di denaro o la corruzione di pubblici ufficiali stranieri. L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) aveva condizionato il suo via libera all’operazione al fatto che la banca ticinese venisse completamente assorbita dalla banca acquirente. Efg comunicherà il 26 luglio i risultati semestrali al 30 giugno 2017.
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