Tempo di lettura: 1min
4/19/2017 | Redazione Advisor Private
Credit Suisse punta sull'Irlanda per scongiurare gli effetti di una hard Brexit. Dopo aver già spostato alcune attività e dipendenti da Londra all'Irlanda, il secondo gruppo bancario svizzero potrebbe ora decidere di fare il grande passo e chiedere una licenza piena per l'attività in Irlanda.
In realtà, sono mesi che il rumor aleggia per le strade della City, ma ora le voci - tornate alla ribalta dal quotidiano irlandese The Irish Times, che cita fonti interne - si stanno facendo sempre più intense. Un portavoce del colosso bancario ha precisato che Credit Suisse non ha ancora preso una decisione finale in merito e che "continua a esplorare diverse soluzioni sulla base degli esiti possibili, compresa una hard Brexit" e cioè senza accesso al mercato unico europeo, "cosi' da mantenere i canali verso i clienti e i mercati nella Ue".
Da tempo, comunque, l'istituto bancario sta intensificando la sua presenza in Irlanda. Nel 2016, per esempio, Credit Suisse aveva aperto, nella città di Joyce, una piattaforma di trading per hedge funds (100 posti di lavoro) e una nuova controllata, Credit Suisse Fund Services (Ireland). Inoltre, alcuni spostamenti di attività e impieghi da Londra a Dublino erano già stati pensati prima del voto su Brexit, per questioni fiscali e di costi. Nei prossimi mesi, però, la sua presenza potrebbe crescere ulteriormente.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie