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Voluntary disclosure, si riparte

6/4/2014 | Redazione Advisor

La voluntary disclosure, procedura di auto-denuncia sui capitali detenuti irregolarmente all'estero, riprende quota, partendo dalla bozza di Marco Causi (pd).


Chiuso il capitolo elettorale, si torna a parlare di voluntary disclosure. E si riparte dalla bozza di Marco Causi (Partito democratico) con un focus su tre punti: nessuno sconto sulle imposte, per evitare che la procedura di auto-denuncia sui capitali detenuti irregolarmente all’estero assomigli troppo ai passati scudi fiscali; riduzione delle sanzioni e, terzo punto, ridefinizione degli aspetti penali a carico dei professionisti coinvolti nella procedura. Queste, secondo quanto riporta Italia Oggi, le linee guida del nuovo testo in discussione alla Camera presso la Commissione finanze.

 

Tra i temi da approfondire ci sarebbe anche l’eventuale applicazione della nuova procedura alle irregolarità interne, allo scopo di far emergere il nero “storico” occultato in Italia. Il termine per la presentazione degli emendamenti da parte delle forze politiche è fissato per mercoledì 4 giugno. Secondo il presidente della Commissione finanze, Daniele Capezzone (Forza Italia), il Viceministro dell’economia, Luigi Casero, avrebbe confermato l’intenzione del governo di adoperarsi per favorire una conclusione dei lavori entro la pausa estiva del Parlamento, sia alla Camera che al Senato. 

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