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Banca Finint, margini e utili in crescita nei 9 mesi

12/16/2019 | Redazione Private

Margine finanziario e da servizi di 39 milioni di euro (+9%), con commissioni nette che ammontano a 34 milioni di euro (+7%)


Il consiglio di amministrazione di Banca Finanziaria Internazionale S.p.A. (Banca Finint S.p.A.), ha approvato gli schemi di bilancio individuale e consolidato di Banca Finint S.p.A. al 30 settembre 2019. I risultati della Banca, al suo sesto esercizio di attività, hanno dimostrato la validità del percorso di sviluppo avviato a fine 2014, confermando anche per il periodo in corso l’utile di bilancio al netto dei dividendi delle partecipate.

Il Gruppo ha consolidato ulteriormente il proprio modello di business, che tende a ottimizzare l’esperienza ed il know-how storicamente presenti nella strutturazione, nell’acquisto e nella valorizzazione di portafogli creditizi performing e non-performing, cartolarizzati o meno, nell’investimento in minibond, nell’asset management, nella consulenza alle imprese e nelle gestioni del patrimonio.  Dal lato della raccolta sono stati consolidati i nuovi canali fintech che apportano una maggiore stabilità del funding della Banca e del suo Gruppo.

 Principali drivers economico – patrimoniali consolidati

Il Margine finanziario e da servizi ammonta a 38,8 milioni di euro, in incremento del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il contributo più determinante è dato dalle commissioni nette, che ammontano al 30 settembre 2019 a 33,8 milioni di euro (con un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), derivanti dalle attività svolte nell’ambito del servicing di operazioni di cartolarizzazione (18,8 milioni di euro contro 16,6 milioni di euro del 30 settembre 2018), della gestione di fondi di investimento e patrimoni (circa 8,5 milioni contro 7,9 milioni del 30 settembre 2018) e degli altri servizi relativi alle attività di corporate finance, di M&A e di private equity.

I Costi operativi ammontano a 24 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto al 30 settembre 2018 (-0,8%); ciò consente un sensibile miglioramento del cost income ratio che si riduce dal 66% del 30 settembre 2018 all’attuale 61%. La principale voce di costo è rappresentata dalle spese per il personale, il cui fisiologico aumento comprova la crescita anche dimensionale del Gruppo, che può contare a settembre 2019 su 330 risorse in costante incremento. L’Utile d’esercizio consolidato ante imposte ammonta a 14,9 milioni di euro, registrando un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le Imposte sul reddito d’esercizio si attestano su 5,1 milioni di euro, in incremento del 24% rispetto al 30 settembre 2018.

L’utile netto consolidato ammonta a 9,8 milioni di euro, in incremento del 34% rispetto al 30 settembre 2018.

I principali fatti del periodo per area di business PPPPPPPPPP L’attività bancaria Anche l’esercizio in corso 2019 ha visto il focus dell’operatività della Banca in linee di business sinergiche alle attività tipiche del Gruppo, prevalentemente legate al Debt Capital Market e alle cartolarizzazioni. In tale ambito la Banca ha consolidato l’attività di arranger in operazioni di emissione di prestiti obbligazionari (c.d. “minibond”) effettuando nei primi 9 mesi operazioni per un importo di oltre 65 milioni di Euro, confermandosi ancora come uno degli operatori più attivi del mercato e ha proseguito nel corso dell’esercizio l’attività di “specialized lending”, impiegando in attivi con un loan-to-value particolarmente conservativo controgarantiti da garanzie reali e/o da flussi di cassa.

Sono inoltre proseguite le linee di business avviate nel 2018 nell’ambito dell’attività bancaria quali: • forme di raccolta diretta tramite nuovi canali operanti nel settore fintech, che ha permesso al Gruppo di integrare e diversificare le fonti di approvvigionamento della liquidità stabile; • la realizzazione di alcune operazioni cosiddette di “fronting bank” nella quale la banca, direttamente o per il tramite di società controllate, interviene quale acquirente ed intestataria di rapporti giuridici ancora “vivi” (in prevalenza NPE classificate come UTP – Unlikely To Pay), al servizio di investitori terzi che si rendono cessionari dei crediti sottostanti e dei rischi e benefici a questi correlati. La situazione contabile individuale al 30 settembre 2019 si è chiusa con un risultato lordo pari a 7,9 milioni di euro (8,9 milioni di euro al 30 settembre 2018) e con un utile netto di 7,4 milioni di euro (8,2 milioni di euro nello stesso periodo del 2018). Il fattore determinante che ha contribuito a tale risultato positivo, oltre al consolidamento dei dividendi provenienti dalle partecipate, è anche un buon risultato ottenuto dalla banca “stand alone”.

Il patrimonio netto individuale al 30 settembre 2019 ammonta a 133,2 milioni di euro. A livello di ratio patrimoniali, i CET1 ratio individuale e consolidato si attestano su valori superiori a quelli minimi previsti dalle Autorità di Vigilanza e dal Risk Appetite Framework attestandosi al 36,43% individuale e 13,80% consolidato.

Società consolidate e aree di business: dati principali Il Gruppo Banca Finint si compone, oltre alla Capogruppo, delle seguenti principali società direttamente partecipate e consolidate integralmente: Finint Corporate Advisors S.r.l., Finint & Partners S.r.l., FISG S.r.l, Finint Investments SGR S.p.A. e Securitisation Services S.p.A.L’attività di Asset Management si esplica attraverso la controllata Finint Investments SGR, specializzata nella gestione di fondi mobiliari ed immobiliari con asset under management totali che al 3o settembre 2019 superano i 2,5 miliardi di euro.

Nel corso del periodo esaminato la società ha beneficiato di una raccolta netta pari a 84,7 milioni di euro. Si intensifica sempre di più la fidelizzazione di alcuni investitori istituzionali e al contempo si segnala l’ingresso di nuova clientela institutional a conferma di una identità sempre più crescente dei prodotti a marchio Finint, che vanta ormai una specializzazione e una storia di successo più che decennale su alcune classi di prodotto alternative di risparmio gestito. Si segnala a tal proposito il successo del lancio del terzo prodotto di Private Debt che conta di superare la raccolta ad oltre 100 milioni di euro entro fine anno. Sempre in area mobiliare prosegue il collocamento del Fondo Principal Finance 2 che ad oggi ha raggiunto sottoscrizioni per un valore di oltre 52 milioni di euro. Nel real estate continuano a intensificarsi gli investimenti nel settore del social housing: con un obiettivo di investimento di oltre 250 milioni per la gestione di oltre 1.500 alloggi grazie a tre fondi dedicati.

La Società continua a essere leader nel settore dei fondi energy dove gestisce oltre 120MWP in impianti fotovoltaici attraverso quattro fondi immobiliari e due mobiliari. Sono allo studio nuove soluzioni innovative di prodotti di risparmio gestito che confermano la direzione strategica della Società di investire nell’economia reale, trovando al contempo soluzioni che siano attraenti per gli investitori in funzione del rischio atteso.

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