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11/29/2022 | Stefano Massarotto - Facchini Rossi Michelutti Studio Legale Tributario
Come da tradizione, anche quest’anno il Disegno di Legge di Bilancio 2023 pare riproporre la possibilità di rivalutare, con il pagamento di un’imposta del 14%, il valore di terreni e di partecipazioni non quotate. Una novità è l’introduzione della possibilità di affrancamento per le partecipazioni quotate (nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione).
Una assoluta novità è però rappresentata dalla facoltà di affrancare, con un’aliquota agevolata, i plusvalori latenti derivanti dalla partecipazione ad Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio o dall’investimento in contratti di assicurazione sulla vita o di capitalizzazione.
Per quanto riguarda l’investimento in quote o azioni di OICR, i redditi finanziari possono essere affrancati dai contribuenti (su opzione da comunicare all’intermediario entro il 30 giugno 2023) con il pagamento di un’imposta sostitutiva del 14% la differenza tra:
- il valore (NAV) risultante dai prospetti periodici alla data del 31 dicembre 2022;
- e il costo o valore di acquisto o sottoscrizione.
Quanto invece ai contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione è possibile affrancare, anche qui con pagamento di una imposta del 14%, i redditi di capitale rappresentati dalla differenza tra:
- il valore della riserva matematica al 31 dicembre 2022;
- e i premi versati.
Dalla bozza di legge di Bilancio, pare che i contratti oggetto di affrancamento non potranno essere riscattati prima del 1° gennaio 2025.
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