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12/12/2018 | Redazione Private
Il risparmio privato può e deve finanziare economia reale. Il private banking, in particolare, deve riscoprire il proprio valore sociale e contribuire al rilancio dello sviluppo italiano. È il messaggio principale emerso dal quattordicesimo Forum del Private Banking di AIPB.
Il summit è iniziato con l’indirizzo di saluto del Ministro dell'economia e delle finanze Giovanni Tria, che ha sottolineato le grandi potenzialità del settore nel promuovere lo sviluppo del paese.
Ha poi preso la parola il presidente dell’AIPB Fabio Innocenzi, che ha sottolineato l’esistenza di uno spazio non utilizzato della ricchezza e del risparmio privato per il finanziamento dell'economia reale italiana, come evidenziato dalla contenuta incidenza dei prodotti illiquidi nei portafogli delle famiglie benestanti.
Innocenzi ha passato la mano a Giorgio De Rita, segretario generale del Censis, che ha presentato una ricerca per verificare l'atteggiamento della collettività verso la ricchezza e quello dei detentori di grandi patrimoni verso il nostro Paese. In particolare, De Rita si è soffermato sui tre ambiti di responsabilità dei private banker nel guidare le scelte di investimento e gestione del patrimonio della clientela di elevato standing.
Il forum è poi entrato nel vivo con la tavola rotonda istituzionale dal titolo “Patrimoni, investimenti, sviluppo: un’agenda per il futuro”, a cui sono intervenuti alcuni dei maggiori decision maker del paese.
In chiusura, il Segretario Generale dell’AIPB Antonella Massari ha fornito ndicazioni importanti per il lavoro del banker e la sua legittimazione sociale, riflettendo sulle sfide dei prossimi mesi, che si annunciano particolarmente intensi per l’industria italiana del private banking.
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