Valutazioni azionarie elevate. Tassi d’interesse eccezionalmente bassi. Traiettorie divergenti nella crescita globale, cambiamenti regolamentari e volatilità in aumento. In questo scenario, il ritorno ottenibile investendo nelle classi di attivo tradizionali è destinato inevitabilmente a comprimersi rispetto a quanto osservato negli anni passati. “Le strategie alternative a reddito fisso mettono gli investitori nella condizione di avere accesso a nuove e differenziate fonti di rendimento, migliorando la diversificazione – spiega Jonathan Xiong, head of fixed income alternatives, global opportunities e co-gestore del fondo Goldman Sachs Global Strategic Macro Bond Portfolio (nella foto).

 

Tipicamente la classe a reddito fisso è dominata da due fattori di rischio, tassi d’interesse (o duration) e credito. “Queste rimangono importanti fonti di rendimento e sono in genere ben rappresentate nei portafogli, ma nessuna legge di natura impone agli investitori obbligazionari di non estendere lo sguardo ad altre possibilità”, chiosa Xiong. Grazie alla possibilità di adottare approcci non correlati all’andamento del mercato o assumere posizioni ribassiste su determinate classi di attivi e muoversi liberamente tra diversi stili d’investimento, il menu degli strumenti disponibili si amplia, offre maggiore flessibilità e permette di stare alla larga dai segmenti di mercato che ormai non offrono più valore. È possibile, ad esempio, investire su un determinato tema macro, riducendone nel contempo l’impronta direzionale e la sensibilità all’andamento del ciclo economico. “Le strategie che hanno successo nell’ottenere questo risultato – osserva il gestore – dovrebbero mostrare una bassa correlazione con i mercati azionari e del credito. Possono realizzare un posizionamento neutrale attraverso un approccio relative value (strategia che mira a trarre profitto dalla differenza di performance tra diversi strumenti finanziari nel periodo in cui l’investimento è effettuato, acquistando il titolo che si ritiene avrà una performance migliore rispetto all’altro e vendendo quest’ultimo ndr), con operazioni di copertura e l’utilizzo di tecniche alternative di gestione, generalmente inaccessibili tramite soluzioni tradizionali. Riteniamo che le strategie alternative macro fixed income possano portare valore specialmente se i tassi d’interesse rimangono eccezionalmente bassi a lungo ma anche nella prospettiva di un futuro aumento dei tassi”.

 

Quali temi conviene privilegiare, in questa fase? “Con l'aumento della volatilità, stiamo notando opportunità attraenti su tassi, valute e altre attività di rischio. Inoltre – chiarisce Xiong - iniziamo a intravedere buone occasioni nella divergenza tra mercati emergenti”. I fattori che hanno esercitato un impatto sul blocco emergente nel suo complesso – prezzi delle commodity, esposizione alla Cina, svalutazione rispetto al dollaro americano – variano in modo considerevole a livello di singoli Paesi, come anche la capacità di resistere a questi venti contrari attraverso la gestione delle riserve e gli interventi di politica monetaria. “Siamo convinti che questo scenario metta in evidenza nuove opportunità relative value nei mercati emergenti, sia in tema di tassi che tra le valute. Inoltre – conclude il gestore – guardiamo con interesse ad alcuni cambiamenti regolamentari in atto nelle maggiori economie sviluppate: è in corso la modifica della struttura del mercato e del sistema di incentivi a favore degli operatori tradizionali, per esempio intermediari e distributori”.