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9/16/2015 | pieremilio.gadda
Dopo il bonus di 30 giorni concesso dall'Agenzia delle Entrate per la consegna della documentazione (la scadenza per presentare l'istanza rimane quella del 30 settembre, leggi qui), si torna a parlare di una proroga-bis, sostanziale, per la voluntary disclosure.
Le reiterate proteste dei professionisti sembrano fare breccia e sul Sole 24 ore di oggi si ipotizza un provvedimento di natura legislativa pronto a decollare prima della chiusura della finestra fissata per presentare la domanda di regolarizzazione, ovvero il 30 settembre. Il 70% delle istanze, del resto, giace ancora negli studi di commercialisti e fiscalisti. I capitali già emersi, stimati nell'ordine dui 15-20 miliardi di euro sono nettamente inferiori ai numeri immaginati dall'Erario in fase di lancio dell'operazione (80-90 miliardi). E secondo il quotidiano di Confindustria, i pesi massimi candidati alla regolarizzazione, quelli che dovranno regolarizzare patrimoni compresi tra i 10 milioni di euro e i 300 milioni di euro, si sono attivati solo a partire dal 2 settembre, quando è entrata in vigore la legge che esclude il raddoppio dei termini di accertamento per chi rientra spontaneamente con i capitali.
È possibile che nelle prossime settimane si assista a un'accelerazione nella presentazione delle domande di regolarizzazione e il governo non intende rinunciare al gettito che ne scaturirebbe. L'eventuale Voluntary-bis potrebbe prevedere un marginale aumento delle penalità per chi deciderà tardivamente di fare la pace con il Fisco.
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