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Credit Suisse: “La Bce annuncerà il QE a gennaio”

12/23/2014 | Redazione Advisor

Secondo gli analisti della banca d'affari nelle prossime settimane assisteremo a un'accelerazione del programma di stimolo monetario in Europa


“Ci sono molti argomenti in favore di un annuncio del quantitative easing a gennaio e pochi per rimandare la decisione”. In un report appena pubblicato da Credit Suisse, gli analisti della banca d'affari scommettono su un'accelerazione del programma di allentamento monetario nell'Eurozona simile a quello appena archiviato dalla Federal Reserve negli Stati Uniti.

 

Per il lancio di un Qe in Eurolandia, non è necessaria l'unanimità all'interno del Consiglio Direttivo della Banca centrale europea. Ma Mario Draghi starebbe cercando di ottenere un consenso il più ampio possibile attorno alla misura ultra-espansiva per eccellenza. “Entro il 22 gennaio, la Bce avrà maggiori dati a supporto del fatto che il suo bilancio non sta andando da nessuna parte e l'inflazione e, soprattutto, le aspettative inflazionistiche continuano a scendere”. Sebbene di recente alcuni indicatori come gli indici Pmi dei responsabili degli acquisti e l'Ifo tedesco (fiducia degli imprenditori) abbiano segnalato che il peggio per l'economia dell'area euro è alle spalle, secondo Credit Suisse, i livelli anemici di crescita non forniscono sufficienti munizioni ai falchi per opporre resistenza a misure più drastiche di stimolo monetario.

 

Nella seconda metà di gennaio, inoltre, la Corte di giustizia europea avrà emesso la propria decisione non vincolante sull'Omt e con l'inizio della rotazione nel sistema di voto della Ecb, il Consiglio direttivo di gennaio potrebbe essere marginalmente più accomodante di quello previsto nel mese di marzo. “I dettagli di un programma di quantitative easing potranno in ogni caso essere annunciati solo dopo il meeting d'inizio anno ma una volta presa la decisione, i governatori potrebbe stupire positivamente. La Bce è consapevole del fatto che l'acquisto di titoli governativi su larga scala è necessario dato che fino ad oggi l'impatto del programma è stato limitato”.

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