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Bim, Veneto Banca rivede gli accordi di cessione

12/2/2014 | Redazione Advisor

Dopo l'autorizzazione da parte di Bankitalia, la cordata di investitori lancerà un' Opa al prezzo di 3,60 euro per azione. Montebelluna manterrà una quota del 20%.


Veneto Banca rivede gli accordi di cessione della controllata Banca Intermobiliare. In una nota diramata ieri in tarda serata, l'istituto di Montebelluna comunica di aver accettato la proposta di un gruppo di investitori (Gestinter S.p.A., MA.VA. s.s., Duet BIM S.A., MI.MO.SE. S.p.A., Romed S.p.A., Piovesana Holding S.p.A., Pietro S.p.A. e Luca Cordero di Montezemolo) che, sostituendosi a SerendipEquity BIM Holding LLC ed altri soggetti privati, si assumono in via solidale l’obbligo di acquistare il 51,4% del capitale sociale di Bim per un importo di 289 milioni (corrispondente ad Euro 3,60 per azione), ferma restando la possibilità di comunicare a Veneto Banca, entro il 31 gennaio 2015, la partecipazione all’operazione di altri investitori di minoranza, la cui partecipazione è soggetta al gradimento di Veneto Banca.

 

Conseguentemente, verrà sciolto anche il contratto di opzione “put and call” sottoscritto da Veneto Banca con SerendipEquity LLC e SerendipEquity BIM Holding LLC in data 20 ottobre 2014, la cui efficacia era subordinata all’esecuzione del contratto di compravendita con l’originaria cordata di investitori.

 

L’esecuzione della Cessione è subordinata all'accoglimento dell'istanza di autorizzazione da parte di Banca d’Italia, che dovrà essere depositata entro il 31 gennaio 2015. In caso di perfezionamento della Cessione, gli Attuali Investitori lanceranno (ragionevolmente entro la fine del primo semestre 2015) un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria ad un prezzo pari ad Euro 3,60 per azioni, ad esito della quale comunque Veneto Banca manterrà una quota pari a circa il 20% del capitale sociale di BIM.

 

Intanto, secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, Veneto Banca ha avviato gli incontri con le controparti per accelerare la riorganizzazione della rete commerciale. In particolare sul tavolo delle trattative il nodo di 80 nuovi esuberi per i quali i sindacati auspicano il ricorso al fondo esuberi. Ma la questione è strettamente legata all'intero processo di riorganizzazione che vedrà la scomparsa delle attuali quattro direzioni territoriali e le 19 aree a favore di una struttura più snella che dovrebbe essere articolata su otto nuove aree territoriali. Queste dovrebbere fare capo alla direzione mercato guidata da Michele Barbisan, attuale d.g. di Banca Intermobiliare dove, invece, dovrebbe arrivare Carlo Frati. 

 

Alla direzione mercato faranno riferimento i segmenti retail, corporate e private.

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