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2/14/2017 | Redazione Advisor
La nuova era della trasparenza fiscale, fenomeno di portata globale e in continua evoluzione, comporta una sempre maggiore attenzione tra scambio automatico di informazioni, voluntary disclosure, riorganizzazione e mobilità internazionale dei patrimoni e delle persone. In questa fase storica diventa fondamentale riorganizzare le attività e i patrimoni in piena compliance con le normative per non incorrere in reati rilevanti, come l’autoriciclaggio, o non rientrare nella rete di scambi tra amministrazioni che oramai è capillare ed estesa su oltre 200 giurisdizioni.
È quanto emerso alla conferenza “Voluntary Disclosure 2.0 e scambi di informazioni fiscali” organizzata dalla Società Svizzera di Milano in collaborazione con Swiss Chamber – Camera di Commercio Svizzera in Italia, presso il Centro Svizzero a Milano. Félix Baumann, console generale di Svizzera nel capoluogo lombardo, ha ricordato che il Governo svizzero "continua a osservare la regolamentazione in materia di concorrenza leale elaborata in seno all’OCSE e quindi anche la dichiarazione comune con i Paesi dell’UE del 2014 e intende preparare in tempi brevi una nuova base legale per adempiere agli impegni presi".
A seguire è intervenuto Paolo Bernasconi, socio di Bernasconi Martinelli Alippi & Partners di Lugano, che ha portato il proprio contributo con un’analisi delle novità nella cooperazione Italia – Svizzera in materia fiscale. "Cambia tutto: coesistenza fra cooperazione fiscale su domanda, spontanea e automatica. A rischio i recenti espatriati italiani" spiega Bernasconi. A pochi giorni dalla partenza della voluntary disclosure bis si possono riscontrare alcune importanti novità ma anche alcuni aspetti critici come spiega Luigi Belluzzo, global managing partner di Belluzzo & Partners: “La riorganizzazione dei patrimoni è importante, anche alla luce della prima voluntary disclosure. Ora con la nuova procedura i contribuenti interessati devono comprendere che è cambiato il mondo attraverso l’avviato scambio di informazioni tra amministrazioni: banche e service providers saranno portati dalle loro regole interne a non supportare più i clienti e a denunciare i comportamenti degli irriducibili".
È molto importante che i soggetti potenzialmente interessati al rimpatrio dei capitali all'estero svolgano una verifica e prendano beneficio dalla norma per riorganizzare il loro patrimonio, anche in chiave successoria. In riferimento ai reati tributari, antiriciclaggio ed i nuovi reati di falso connessi alla Voluntary Disclosure ha così commentato Markus W. Wiget, avvocato penalista del foro di Milano ed abilitato anche in Ticino: “le novità legislative in materia penale hanno sicuramente un’effetto di stimolo alla regolarizzazione dei patrimoni ma occorrerà poi molto equilibrio nella loro applicazione futura. Anche per questo è fondamentale una precisa analisi dell’origine dei fondi esteri e del loro utilizzo sotto il profilo penale, sia per il cliente che per il tributarista".
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