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Voluntary disclosure: semaforo verde anche al Senato

12/4/2014

Anche Palazzo Madama approva il provvedimento senza ulteriori modifiche al testo licenziato dalla Camera


Via libera dell'aula del Senato al Ddl sul rientro dei capitali con 119 sì, 61 no e 12 astenuti. Il disco verde è definitivo perché il provvedimento è stato approvato senza modifiche rispetto al testo arrivato dalla Camera, che prevede la "voluntary disclosure" per il rientro e la regolarizzazione di capitali e l'introduzione nel codice penale del reato di autoriciclaggio. In particolare, la collaborazione volontaria di regolarizzazione di somme e beni all'estero, ma anche in Italia, potrà essere applicata per le violazioni avvenute entro il 30 settembre 2014 e la procedura potrà essere attivata fino a settembre 2015. Sul piano penale, per chi aderisce alla procedura, viene esclusa la punibilità per dichiarazione fraudolenta, infedele o omessa dichiarazione e per omesso versamento di ritenute certificate e Iva. Esclusa, inoltre, la punibilità per riciclaggio e autoriciclaggio, mentre è prevista anche una riduzione delle sanzioni amministrative tributarie. Non ci sono sconti, invece, sulle somme dovute a titolo di imposta. 
 
Per quanto riguarda il reato di autoriciclaggio, si prevede una reclusione da due a otto anni e una multa da 5.000 a 25.000 euro. Le sanzioni scendono da uno a quattro anni e da 2.500 a 12.500 euro nel caso i beni o le altre utilità derivino da un delitto punito con la reclusione inferiore ai 5 anni. Si prevede un analogo aumento della multa, per analogia, anche per il riciclaggio. “Si tratta di un provvedimento atteso da tempo ed equilibrato, che ha concluso l’iter parlamentare grazie alla collaborazione dei gruppi di maggioranza e all’atteggiamento costruttivo delle opposizioni” ha commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.
 
“L’intervento è innovativo - ha aggiunto - perché, rispetto alle precedenti misure per il rientro dei capitali, non è un condono in quanto l’imposta dovuta si paga per intero. Chi aderirà avrà una riduzione delle sanzioni amministrative e penali. Questa legge sul rientro dei capitali è conforme alle best practices internazionali in tema di regolarizzazione dei redditi dei capitali esportati illegalmente all’estero, basate sulla trasparenza, sullo scambio automatico di informazioni e sulla fine del segreto bancario, che sono state adottate su iniziativa dell’Ocse, del G20 e dell’Ecofin sotto la presidenza italiana dell’Ue”. “Auspico che tutti coloro che sono potenzialmente interessati - ha concluso - utilizzino questa opportunità per mettersi in regola. I proventi, che prudenzialmente non sono quantificati nel bilancio dello Stato, contribuiranno a dare sollievo alle finanze pubbliche”.

 

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