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Rientro dei capitali, spunta il reato di autoriciclaggio

7/3/2014

Non saranno puniti coloro che aderiranno alla volontary disclosure. Diminuite ad un quarto le pene per i reati di frode fiscale


Il Parlamento con una mossa a sorpresa ha introdotto il reato di autoriciclaggio, votando un emendamento presentato da Marco Causi (Pd) al provvedimento per il rientro dei capitali che prevede una pena fino a 12 anni per chiunque trasferisca denaro o beni provenienti da un delitto non colposo. E con un'ulteriore modifica il relatore Giovanni Sanga (Pd) ha fatto includere un "ombrello" che salva dal reato di autoriciclaggio: non saranno puniti coloro che aderiranno alla voluntary disclosure i quali, inoltre, possono contare su un salvacondotto giudiziario per i reati di omessa dichiarazione, mentre per quelli di frode fiscale la pene saranno diminuite ad un quarto. 

L'impalcatura del provvedimento è stata mantenuta e l'introduzione del reato di autoriciclaggio dovrebbe spingere i più riottosi ad aderire alla procedura per l'emersione dei capitali occultati all'estero o a regolarizzare il nero nascosto nelle cassette delle banche italiane. Chi non lo farà rischia di commettere un reato grave.

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