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Patrimoni all'estero: l'anonimato costa caro

11/20/2012

Se l'accordo tra Berna e Roma andrà in porto, i patrimoni detenuti illegalmente nelle banche elvetiche saranno tassati con un'aliquota di oltre il 30%, ben al di sopra degli scorsi scudi


Quanto pagheranno di tasse gli italiani che hanno nascosto i soldi in Svizzera se l’accordo fiscale tra Roma e Berna andrà a buon fine? Ad oggi le regole della Ue impongono ai confederati di imporre una imposta alla fonte del 35% come deterrente alla circolazione dei capitali.

Se l’accordo tra Italia e Svizzera ricalcherà quello già firmato con Austria, Germania e Regno Unito, l’aliquota avrà percentuali simili o di poco inferiori, considerando che, in garanzia dell’anonimato, il cliente dovrà versare un 10 – 15% aggiuntivo all’aliquota del 20%, la stessa per le somme detenute in Italia. Lo Stato in questo modo conta di intascare dai 10 ai 25 miliardi, considerando che oltre confine si stima che siano depositati illecitamente circa 120-150 miliardi.

Una "stangata" rispetto alle mini aliquote degli scorsi scudi fiscali (dal 2 al 7%), ma assai di meno della sanzione massima cui si può incorrere per le somme detenute all’estero illecitamente e che può arrivare fino a un massimo di 480%.

 

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