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3/29/2011 | Francesco D'Arco
Solo un italiano su dieci è pronto a scommettere su Piazza Affari. Quasi tutti gli investitori (92%) ritengono che le migliori opportunità d’investimento azionario nei prossimi 10 anni non saranno in Italia. A rivelarlo l'indagine globale sul sentiment degli investitori realizzata da Franklin Templeton.
“Il miglioramento dell’outlook sull’economia mondiale fa aumentare l’interesse degli investitori per le opportunità di investimento che si presentano nei mercati internazionali”, spiega Greg Johnson, Presidente e Chief Executive Officer di Franklin Templeton Investments. E in effetti, anche se il 60% dei 13.076 intervistati in 12 Paesi ritiene che nel corso del 2011 il mercato azionario del proprio Paese tenderà a crescere, solo il 33% è convinto che le borse domestiche avranno risultati migliori rispetto al resto del mondo. E, tra questi, sono i mercati emergenti a svolgere ancora una volto un ruolo di primo piano.
La maggioranza degli intervistati in Asia (86%) e in America Latina (61%) ritiene, infatti, che le migliori opportunità di investimento nei prossimi 10 anni potranno essere colte nelle zone emergente. Gli europei, invece, sono quasi equamente divisi con il 53% ottimisti verso i mercati emergenti e il restante verso i mercati cosiddetti "maturi", mentre negli Stati Uniti e in Canada, solo il 37% ritiene che le aree emergenti possano offrire il miglior rendimento nel prossimo decennio.
Per guarda l'Italia, l'indagine globale sul sentiment realizzata da Franklin Templeton rivela comunque un miglioramento dell'outlook su una possibile crescita di Piazza Affari: gli ottimisti sono passati dal 10% del 2010 al 33% del 2011. Ma nei prossimi dieci anni ben il 70% conferma di voler investire sempre di più in terra straniera.
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