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1/28/2013 | Massimo Morici
Gli ultimi scandali finanziari che hanno coinvolto la finanza elvetica travolgono gli asset manager svizzeri che negli ultimi due anni hanno visto crollare il numero di mandati. Lo scrive FTfm, supplemento del Financial Times sul risparmio gestito, che segnala come nel 2012 i principali operatori svizzeri si siano aggiudicati solo 19 mandati significativi, rispetto ai 78 del 2010 e ai 47 dell'anno precedente.
Tra i crolli più significativi, quello di UBS Global asset management che è passata da 17 mandati del 2010 a 10 del 2012, quello di Credit Suisse Asset Management da 24 del 2010 a 5 del 2012, e quello di Pictet, che è passata da 21 mandati del 2010 ai soli 2 dello scorso anno.
Le cause, secondo gli esperti e le fonti citate nell'articolo, sarebbero da individuare nei recenti scandali che hanno coinvolto le principali banche elvetiche, tra cui la recente chiusura di Wegelin, la banca privata più antica della confederazione, dopo che le autorità USA hanno accertato che alcuni suoi funzionari avevano aiutato alcuni cittadini americani ad evadere il fisco. E non sarebbe un caso isolato: UBS, per accuse simili, ha accettato di pagare una multa 780 milioni di dollari, mentre una manciata di altre banche sarebbero ancora sotto inchiesta.
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