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Le tante sfumature del greenwashing

1/16/2023

I suoi attributi fondamentali devono essere compresi in maniera adeguata per affrontare le pratiche fuorvianti e quindi rafforzare l'integrità e l'efficacia dei mercati dei capitali dell'UE. Le considerazioni di EFAMA


Considerando l'attuale grado di incertezza normativa, in un ambiente con definizioni poco chiare a livello dell'UE sui concetti chiave della finanza sostenibile, oltre alla mancanza di dati ESG completi, comparabili e trasparenti, bisogna fare attenzione a non applicare il termine greenwashing in modo troppo ampio. I suoi attributi fondamentali devono essere compresi in maniera adeguata per affrontare le pratiche fuorvianti e quindi rafforzare l'integrità e l'efficacia dei mercati dei capitali dell'UE. È quanto sottolinea EFAMA nella sua risposta alla recente consultazione delle Autorità europee di vigilanza in merito a questa spinosa tematica.

 

EFAMA evidenzia che le valutazioni di greenwashing dovrebbero configurarsi con la presenza di queste due componenti: travisare consapevolmente le pratiche o le caratteristiche di sostenibilità di un prodotto, con l'obiettivo o l'intenzione di fuorviare o indurre in errore il destinatario della dichiarazione di sostenibilità. Laddove non vi sia alcuna intenzione di fuorviare o indurre il destinatario della dichiarazione di sostenibilità, ci potrebbe comunque essere greenwashing nel caso di grave negligenza da parte dei partecipanti ai mercati finanziari che effettuano la dichiarazione.

 

L’Authority europea chiarisce che aree significative della vigilanza sugli istituti finanziari affrontano già numerosi aspetti del greenwashing, pertanto eventuali lacune normative attuali dovrebbero essere identificate prima di proporre nuove normative o orientamenti. Inoltre, sottolinea inoltre la necessità di un approccio allineato e coerente nell'affrontare i rischi di greenwashing nel settore finanziario, in tutta Europa e a livello internazionale, al fine di ridurre la confusione e il rischio di una dannosa frammentazione del mercato.

 

 “I comportamenti intenzionalmente fuorvianti relativi agli investimenti sostenibili non dovrebbero essere tollerati, allo stesso modo in cui non sono tollerate altre pratiche fuorvianti riguardanti il ​​rischio o la performance” commenta Anyve Arakelijan, regulatory policy adviser presso EFAMA. “Tuttavia, considerando l'attuale grado di incertezza normativa e l'evoluzione in corso, dobbiamo fare attenzione a non applicare il termine greenwashing in modo troppo ampio. È fondamentale rafforzare la comprensione di ciò che costituisce il greenwashing e disporre di un'azione di vigilanza armonizzata per affrontare questo rischio. In caso contrario, la fiducia degli investitori nella finanza sostenibile potrebbe essere gravemente compromessa, minacciando gli sforzi per la transizione verso un'economia più sostenibile".

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