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9/30/2024 | Daniele Riosa
“Nel mondo della consulenza finanziaria l’intelligenza a artificiale porta grandissimi vantaggi perché permette di mettere in ordine le numerose informazioni sul cliente. Quindi il lavoro del banker risulta estremamente semplificato". Lo ha affermato l'a.d. e d.g. di Banca Generali, Gian Maria Mossa, nel corso dell’evento "Ricette di Innovazione" tenutosi all’università di Milano-Bicocca.
Il manager mette però in guardia dai rischi che l’intelligenza artificiale può far correre ai clienti: “Nel mondo bancario, oltre i benefici che tutti conosciamo delle piattaforme digitali, vista l’età media di chi ha più soldi in banca, circa 56 anni, ci sono anche delle problematiche da considerare: per questo è fondamentale che le piattaforme siano innanzitutto sicure”.
Tornando ai giovani, Mossa spiega che “l’intelligenza artificiale sta cambiando ogni singolo aspetto della vita aziendale. Per questo l’IA richiede un cambiamento culturale che gioca a favore delle nuove generazioni. Qualsiasi istituzione finanziaria che guarda al futuro deve parlare ai giovani. E’ necessario che all’interno ci sia un dialogo intergenerazionale e che i giovani, una volta entrati, si riconoscano nei valori dell’istituzione stessa”.
L’amministratore delegato della banca private del Leone, sottolinea che “per creare un ambiente accogliente per le nuove generazioni, è necessario scardinare la logica delle gerarchie. Per farlo, Banca Generali ha messo a punto tre cose: l’Hackathon, ovvero una due giorni di lavoro in cui si confrontano le diverse generazioni. Abbiamo poi introdotto il Progetto Giovani dove i ragazzi hanno la possibilità di incontrare con una certa frequenza il management. In più, il mio staff building è fatto di persone che hanno da un minimo di 25 anni ad un massimo di 35. Questo lo facciamo perché siamo convinti che non sia l’età a definire le deleghe”.
Mossa aggiunge come Banca Generali faccia della sostenibilità il suo fiore all’occhiello: “Noi vogliamo essere la prima banca private non tanto per dimensione, ma per la qualità di un servizio fatto di innovazione e sostenibilità”.
Una cosa rimane però fondamentale, nonostante l’avanzare inarrestabile della tecnologia: “L’empatia. Una caratteristica che faccio fatica a trovare nelle nuove generazioni. Quello che fa la differenza oggi, e lo farà sempre di più in futuro, è la relazione umana”.
Mossa, a margine dell'evento, è ritornato sull’opa lanciata da Banca Generali su Intermonte rivelando che “abbiamo già avuto adesioni irrevocabili per il 69%, oltre due terzi del capitale. Siamo molto fiduciosi che, posto l'iter regolamentare, l'opa volontaria avrà successo". Nello specifico, “l'iter prevede il deposito del prospetto e un periodo fino a metà dicembre per avere l'ok formale di Consob e Banca d'Italia. Dopodiché, procederemo da gennaio dell'anno prossimo con la messa a terra di tutti i servizi in due ambiti: Global Markets, per la parte di trading e di strutturazione dei prodotti e derivati per la protezione dei nostri clienti, e Capital Markets per aiutare le imprese ad avvicinarsi al mercato dei capitali. Il delisting sarà verosimilmente nel 2025, più nella seconda parte che nella prima".
Per Mossa altre sinergie dell'operazione riguardano Websim, "una piattaforma straordinaria di informazione e supporto dei banker per svolgere al meglio il mestiere di consulente nei confronti dei clienti. Sanno strutturare molto bene i prodotti, sanno cosa sia il trading e come entrare sul mercato, portano sicuramente del valore aggiunto".
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