La rapida escalation della situazione in Ucraina si sta traducendo in movimenti bruschi nel mercato. Molti indici rilevanti in Europa sono in calo di circa il 20% da inizio anno, e altri indici rilevanti, come Nasdaq, Shenzhen, Hang Seng e Nikkei, hanno registrato questa settimana cali del 10-15%. Questo ha portato Mediobanca ha rivedere le proprie valutazioni sui titoli del risparmio gestito quotati a PiazzaAffari.

 

In dettaglio gli esperti hanno analizzato i flussi degli ultimi venti anni e hanno constatato che a parte dei modesti deflussi registrati nel 2008 da Azimut e Banca Generale, gli asset gatherers hanno costantemente registrato flussi netti positivi. I gestori italiani hanno registrato una media del 10% di NNM/AuM negli ultimi 20 anni, il 9% se si considera solo il risparmio gestito, con un livello doppio negli anni di picco.

 

Durante le correzioni di mercato, i flussi verso i prodotti di risparmio gestito si sono discostati di solo del 25% dalla media, mentre i flussi totali hanno mostrato un calo del 14% dalla media. Oppure visto da un punto di vista differente si potrebbe dire che i gestori sono stati in grado di raccogliere il 6% NNM/AuM nella gestione patrimoniale e l'8% sui flussi totali durante gli anni di volatilità. 

 

Più in generale gli analisti di Mediobanca hanno lasciato invariati i giudizi per Banca Mediolanum e per Anima, che restano outperformance mentre gli altri titoli restano neutral. Hanno ridotto il target price di Azimut del 27% da 27,5 a 20 euro, di Banca Generali del 19% da 37 a 30 euro, di Banca Mediolanum del 25% da 10 a 7,5 euro e di Fineco del 24% da 16,5 a 12,5 euro. 

 

Foto di Kris Møklebust da Pexels