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Motta: "Nuova crisi? Pf soffriranno meno delle banche"

5/11/2015 | Alessandro Chiatto

L'amministratore delegato di Banca Generali spiega come un'eventuale storno dei mercati non debba spaventare il settore del gestito


"In questi anni i consulenti finanziari hanno dimostrato di godere della fiducia dei clienti. La loro consulenza è destinata a essere sempre più importante in un mercato a tassi zero, dove non c'è più la certezza dell'investimento in Btp". Parola di Piermario Motta (nella foto), amministratore delegato di Banca Generali, che in un'intervista a MF-Milano Finanza spiega come anche un eventuale storno dei mercati non debba spaventare.

 

Anzi, perché il modello distributivo è "vincente, destinato quindi a crescere ancora, indipendentemente dalle fluttuazioni di mercato. Una ripresa della volatiltà è ormai nell'aria anche se le stime su quando questo accadrà sono molto diverse e vanno dai tre, ai sei o anche ai 12 mesi. Sarà importante valutare il timing giusto, ma per quanto riguarda l'investimento azionario resta comunque pari al 28% delle masse totali di 40 miliardi di Banca Generali".

 

Nessuna preoccupazione anche per quanto riguarda un'eventuale calo di raccolta: "I consulenti e i private banker hanno già dimostrato in passato di essere in grado di tenere la rotta anche con i mercati più agitati e soffrirebbero sicuramente meno rispetto al canale bancario". 

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