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CF, i clienti sono pronti ad ascoltare. Ma non vogliono lezioni

7/22/2023 | Francesco D'Arco

Un'indagine della Banca d'Italia rivela che gli italiani hanno visto un miglioramento lieve sul fronte alfabetizzazione. Soprattutto in due delle tre dimensioni analizzate. Ecco perché per i consulenti conviene...


La Banca d’Italia, dal 2017 con cadenza triennale, realizza un’indagine sull’alfabetizzazione finanziaria e sulle competenze finanziarie in Italia. Ieri, 20 luglio 2023, l’istituto ha rivelato le prime evidenze emerse dall’indagine condotta su una popolazione adulta.

 

Cosa è emerso? “Nel 2023, rispetto al 2020, il livello di alfabetizzazione finanziaria degli adulti in Italia, pur rimanendo su livelli bassi, è lievemente aumentato (da 10,2 nel 2020 a 10,6 nel 2023, su una scala da 0 a 20). Il miglioramento è guidato dai comportamenti (da 4,2 a 4,6, su una scala da 0 a 9) e dagli atteggiamenti (da 2,0 a 2,3, su una scala da 0 a 4) in campo finanziario” si legge nella nota diffusa da Banca d’Italia che chiarisce che con la voce comportamenti si considerano l”a gestione delle risorse finanziarie nel breve e nel lungo termine”, mentre per gli atteggiamenti “si rilevano l'orientamento degli individui al risparmio e l'accortezza nell'uso del denaro”. Due dimensioni che Banca d’Italia giudica “importanti per la partecipazione ai mercati finanziari, la resilienza rispetto alle difficoltà e il benessere finanziario”. 

 

Meno positivo l’andamento del punteggio complessivo relativo alle conoscenze, che riguardano concetti come l'inflazione, il tasso di interesse semplice e composto e la diversificazione del rischio. In questo caso l’indagine rivela un calo rispetto al 2020 (da 3,9 a 3,7, su una scala da 0 a 7). 

 

Questi risultati hanno già fatto ripartire i consueti dibattiti intorno al tema dell’educazione finanziaria, argomento che richiede ancora numerose riflessioni e la strada da percorrere per raggiungere risultati significativi è ancora lunga. Ma personalmente credo che, se si considera il trend delle tre dimensioni nell’ultimo triennio, i consulenti finanziari hanno di fronte un utile suggerimento: gli italiani sono pronti a valutare in questo momento storico un cambio nella definizione dei propri obiettivi finanziari (i comportamenti monitorati dalla Banca d’Italia) e nel proprio orientamento al risparmio (gli atteggiamenti indicati nell’indagine), valutando un’ottica di più lungo periodo e un più attento utilizzo del denaro. Ed è su questi fattori che varrà la pena concentrare il proprio servizio futuro.

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