"La crisi ha alzato il livello di attenzione sugli investimenti e ha fatto scoprire ai risparmiatori italiani che esiste altro oltre il semplice conto corrente e Btp". Parola di Pietro Giuliani (nella foto), presidente e a.d. di Azimut, che in un'intervista al Messaggero spiega che in una fase di forte riduzione, "sono ancora validi i prodotti con una forte componente obbligazionaria che permettono rendimenti di base superiori al costo della vita".

"Tuttavia, prevedendo una riduzione dei rendimenti attesi del mercato obbligazionario - prosegeu Giuliani - a questi livelli è possibile inserire in portafoglio una componente azionaria privilegiando titoli con esposizione internazionale e alto dividend yield".

Il numero uno di Azimut ha puntato il dito contro le manovre finanziarie che assieme alle spinte recessive hanno contribuito alla forte riduzione della quantità di risparmio "riducendo sia i flussi in entrata di risparmio gestito sia la volontà di avere prodotti con alta volatilità". Ecco quindi che la necessità di diversificare i propri investimenti, secondo Giuliani, "porterà nei prossimi mesi gli investitori a riscoprire lo strumento finanziario più efficiente, il fondo comune di investimento".