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2/29/2024 | Marina Magni
Gli argomenti che i consulenti trattano con i clienti sono piuttosto “seriosi” e rischiano di rendere gli incontri un po' noiosi e troppo formali.
Per rientrare tra le persone di riferimento nella lista breve, cioè quelli ritenuti essenziali, occorre lasciare un segno.
Questo non può essere nella performance perché legata al mercato né nell’assistenza e presenza perché il cliente le dà per scontate, e allora che cosa potrebbe distinguerci?
Ci può aiutare la creatività, dote che appartiene a tutti noi ma che non viene coltivata, anzi è spesso soffocata fin da bambini. Quante volte abbiamo sentito dire che un bambino è troppo vivace? Quante volte abbiamo sentito dire che qualcuno è un sognatore come se fosse un difetto?
In una attività che si basa sulla relazione la creatività è una componente essenziale che va recuperata, perché in un mercato competitivo consente di differenziarsi. Offrire esperienze uniche e soluzioni innovative può attirare l'attenzione dei clienti e distinguerci dagli altri.
Le idee creative aiutano a coinvolgere i clienti a livello emotivo, rendendo l'esperienza di interazione più memorabile e significativa, il coinvolgimento porta a relazioni più solide e durature con i clienti. Inoltre la creatività può essere utilizzata per comunicare in modo più efficace i nostri valori.
Chi si occupa di marketing e pubblicità sa bene quanto un’immagine o uno slogan possano creare dal nulla un brand riconoscibile immediatamente dal pubblico.
Mettere in moto la creatività non è così semplice ma se si comincia i risultati arrivano perché la creatività è come un muscolo più lo alleni e più si rafforza. Per iniziare ecco qualche suggerimento:
Qualcuno dirà ma questi salotti li fanno per vendere prodotti di bellezza o cose per la casa! Vedete come è facile ammazzare la creatività? L’osservazione giusta sarebbe invece: ma se funziona per i cosmetici e i detersivi perché non dovrebbe funzionare per l’educazione finanziaria? L’importante è coinvolgere la padrona di casa, fare a lei ed alle invitate un omaggio originale ma, soprattutto “donare” consapevolezza sull’importanza dell’indipendenza economica.
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*Marina Magni, project manager per Fabbrica delle Professioni e prima donna Area manager dell'industria della consulenza finanziaria italiana, diventa firma di Advisor. La sua nuova rubrica, pubblicata ogni due settimane, intende raccontare gli elementi fondamentali, le regole, di una advisory di successo.
Un consulente finanziario non è un gestore di fondi: innanzitutto deve saper vendere al cliente il processo di consulenza di cui sarà protagonista. E naturalmente lo può fare in maniera alta, efficace e rispettosa degli interessi propri, del cliente e della mandante. Marina Magni, come già fatto con tanti colleghi, insegnerà a farlo.
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